Nuove sfide, inedite oportunità, vantaggi per la comunità tutta: ecco cosa il Turismo Sostenibile e Sociale può riservare al Salento e alle sue bellezze naturalistiche. Un territorio in parte ancora incontaminato, oggi meta sempre più amata dai turisti provenienti da ogni parte del mondo, che ne adorano la bellezza, il mare limpido e cristallino, le antiche tradizioni, i sapori tipici, le costruzioni caratteristiche, le masserie contadine d’un tempo, le grotte preistoriche, le torri costiere erette nel XVI secolo a difesa della costa. Un ambiente quello salentino tutto da proteggere, valorizzare ed esplorare, da vivere e da cui lasciarsi incantare.
E se i dati sul turismo nel Salento parlano chiaro e dimostrano l’incredibile aumento negli ultimi anni del numero degli arrivi e delle presenze, di turisti sia italiani sia stranieri, è altrettanto vero che con urgenza si pone la questione della sostenibilità ambientale. Il fascino del Salento, infatti, sta proprio nel suo ambiente naturalistico, in cui il contatto con la natura si tinge di emozioni che troppo spesso abbiamo dimenticato.
Offrire la possibilità di avventurarsi percorsi alternativi alla scoperta del Salento, nel rispetto del territorio e della meraviglia che custodisce, può essere vantaggioso per tutti: per l’ambiente, che così viene non solo salvaguardato ma anche valorizzato; per gli abitanti del posto, che qui vivono la loro quotidianità; ed anche per i turisti, che così avranno l’opportunità di apprezzare tesori che mai dimenticheranno.
Cosa fare, dunque, per proteggere l’ambiente salentino e, allo stesso tempo, per valorizzarlo? Lo abbiamo chiesto ad Anna Caputo, presidente dell’ARCI di Lecce, che a marzo ha moderato l’evento Turismo Sostenibile e Sociale nel Salento, nell’ambito del quale è stato presentato il libro Un itinerario al giorno – Sette più uno percorsi alternativi alla scoperta del Salento.
Curato da Fabrizio Ghio, il volume raccoglie esperienze e percorsi alternativi a quelli solitamente proposti dalle guide turistiche per vivere un’esperienza totalizzante alla scoperta del Salento.
Ed ora ti lasciamo alle riflessioni della presidente Anna Caputo.
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Ciao Anna! 🙂 Prima di addentrarci nel viaggio alla scoperta del Turismo Sostenibile e Sociale nel Salento, ti va di raccontarti ai nostri lettori? Chi sei? Di cosa ti occupi?
Ciao a tutti voi! Sono la presidente dell’ARCI di Lecce e mi occupo di promozione sociale e culturale del territorio salentino.
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Il Salento è da anni la meta più amata dai turisti italiani e, con volumi sempre crescenti, anche dagli stranieri. Perché è un territorio così ambito per trascorrere le proprie vacanze? Cosa riserva di magico ai fortunati visitatori?
Grazie ad una serie di promozioni territoriali di tipo culturale e musicale ci si è accorti delle bellezze paesaggistiche del Salento, della sua cultura popolare e della rete di attività che rendono il soggiorno qui molto intenso. Se si sa guardare oltre lo stereotipo del divertentismo, il Salento assicura una riscoperta di valori e di tradizioni importanti.
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Come sempre accade, per ogni aspetto positivo c’è anche il risvolto della medaglia. Quali effetti genera il turismo di massa sul territorio?
I grandi numeri che il turismo nel Salento ha fatto registrare negli ultimi anni può causare, in determinati periodi e in certe situazioni, la riduzione degli spazi di vita sociale, la scarsa qualità della vita e il rischio di produrre inquinamento e rifiuti in sovrabbondanza.
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Cos’è, esattamente, il Turismo Sostenibile e Sociale?
Il Turismo Sostenibile e Sociale è una modalità di approccio ai luoghi differente e vera. Offre a tutti la possibilità di essere parte dei percorsi con proprie idee atte a valorizzare l’ambiente e si caratterizza per la specifica volontà di includere tutti nel rispetto della natura e delle tradizioni locali.
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Com’è possibile valorizzare le meraviglie del Salento nel rispetto dell’ambiente e della natura pur preservandone la bellezza e la salute?
La valorizzazione del Salento è possibile se si evita il sovraffollamento dato dal fenomeno degli affitti selvaggi e dalle proposte di turismo legate solo all’effimero, che non contemplano realmente l’idea del Salento come territorio da amare e da proteggere.
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Quali sono le opportunità che il Turismo Sostenibile e Sociale può riservare al Salento?
Il Turismo Sostenibile e Sociale può favorire la crescita culturale del Salento, un miglioramento di qualità, che assicura la presenza e la fidelizzazione delle persone nel tempo.
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E quali le sfide?
Affidandoci al Turismo Sostenibile e Sociale possiamo evitare di essere considerati l’ennesimo posto alla moda a favore di una forma di turismo che valorizza il suo territorio e che dura nel tempo.
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Cosa possiamo e dobbiamo fare per prendere reale consapevolezza dell’importanza e delle opportunità per il territorio del Salento del Turismo Sostenibile e Sociale?
Dobbiamo capire che l’industria turistica ha i suoi limiti e dobbiamo muoverci attivamente a favore dei percorsi sostenibili organizzati per viaggiatori.
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Ci suggerisci una delle incantevoli mete alternative raccontate nel libro Un itinerario al giorno – sette più uno percorsi alternativi alla scoperta del Salento?
Uno dei percorsi più belli è sicuramente quello pensato per scoprire il territorio di Patù, una zona da visitre e promuovere per bellezza e suggestione.
Il Turismo Sostenibile e Sociale, dunque, è la soluzione ideale e indispensabile per valorizzare il Salento, proteggere il suo ambiente e raccontare le emozioni che questa terra è capace di suscitare e di incidere nel cuore. E’ così che potremo preservarne le bellezze e la salute ed è così che riusciremo a fidelizzare gli ammirati turisti che ogni anno ne scoprono le meraviglie.