La terra salentina, con i suoi paesaggi magnifici, ma allo stesso tempo molto “semplici” e genuini, con i suoi scorci, marittimi e agricoli, accompagnati da bellissime e rustiche città, si presta bene come location ideale per ogni genere di film. Se a questa location particolare si aggiunge la cordialità della gente, la loro calorosità e la cultura fondata sul concetto di famiglia, il risultato è incredibile.
Proprio su questi elementi prende forma la storyline a base del film “Le Mine Vaganti” del regista italo-turco Ferzan Ozpetek: la famiglia e gli affetti. E, proprio per questo, il regista ha trovato terreno fertile in Salento dove poter girare tutte le scene di questo particolare film in un grandissimo e non artificiale set cinematografico.
Salento: Location di Mine Vaganti
Un film del 2010 che mostra un’Italia ancora colma di pregiudizi circa l’omosessualità e che ruota proprio attorno alle vicende di una famiglia alto-borghese, proprietaria di uno dei pastifici più importanti della zona.
La cui quiete viene sconvolta dalle rivelazioni del rampollo maggiore, Antonio, circa la propria omosessualità e l’intenzione di abbandonare le orme imprenditoriali del padre, per dedicarsi invece alle proprie aspirazioni letterarie.
Un intreccio di storie ed emozioni che si intensificano soprattutto, quando anche il secondogenito Tommaso, si rivela essere gay, preferendo tuttavia dissimulare il proprio orientamento sessuale, per non infierire su una situazione già troppo delicata.

Un film da apprezzare in ogni sua sfaccettatura e che vi trasporterà nella parte più autentica del Salento, in una famiglia un po’ allargata, nella quale, tra convenzioni, pregiudizi e satira, si affermerà, al di sopra di ogni cosa l’amore, dei genitori verso i propri figli.
Tra il cast, interpreti d’eccezione come Alessandro Preziosi, nella parte di Antonio, Riccardo Scamarcio, nella parte di Tommaso, e poi ancora Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ennio Fantastichini e tanti altri.
In quanto ai luoghi da scegliere ed i posti ideali nei quali ambientare il film, Ozpetek non ha avuto alcun dubbio, ritenendo il Salento la location ideale per la maggior parte delle scene ed in particolar modo la città di Lecce. Ciò, come già detto, non solo per la bellezza dei paesaggi e gli spettacoli naturali offerti dalla costa salentina, ma soprattutto per il calore e la predisposizione verso l’aiuto del prossimo che è tipica dei salentini.

Delle caratteristiche essenziali, senza le quali il film Mine Vaganti non sarebbe stato lo stesso, belle e molto intense, che la popolazione salentina (così come più in generale tutta quella del sud-Italia) è in grado di suscitare naturalmente, con la propria vivacità e calorosità coinvolgente.
Tra i più bei luoghi dove si svolgono le vicende del film, oltre alle bellissime e caratteristiche stradine del centro storico di Lecce, tra le quali si incastonano perfettamente piazza S. Oronzo e il vicino corso Vittorio Emanuele, appaiono dei meravigliosi scorci di Gallipoli e di Punta della Suina. Senza dimenticare gli interni dei meravigliosi e signorili Palazzo Famularo, Palazzo Grassi e Villa Materdomini utilizzate per le suggestive riprese interne in “ambiente casalingo”.
“Le Mine Vaganti” è un altro grande esempio di come il Salento riesca a trasmettere in ogni trasposizione artistica tutti quelli che sono i suoi elementi più caratteristici, tra i quali le tradizioni, il calore della popolazione, le bontà della cucina locale e la bellezza mozzafiato di architetture e paesaggi naturalistici.