Corso Roma a Gallipoli

Corso Roma a Gallipoli

Piccola e particolarmente attraente, Gallipoli è una cittadina salentina capace di custodire anni e anni di storia, di arte e di cultura, coniugandoli alla perfezione con le esigenze dell’epoca moderna. Così, accanto a chiese e chiesette antiche, monumenti, opere d’arte e inestimabili bellezze tutte da ammirare, girovagando per la rinomata e affascinante Perla dello Ionio potrai anche dedicarti allo shopping, alla vita mondana, alla scoperta dei caratteristici ristoranti tipici e degli esclusivi locali notturni.

Antico e moderno, dunque, così come racconta anche la distinzione fra parte antica e parte nuova della città, una distinzione mai netta, bensì capace di incantare i turisti ed anche gli abitanti del posto con il suo perfetto mix.

Il passato ed il presente convivono armoniosamente nelle architetture della bella città salentina, terra di antichi domini, come testimoniato dal Castello Angioino, dal Rivellino, dal vecchio porto, dalla fontana greco-romana, dalle numerosissime chiese barocche che pullulano sia nel centro storico sia nella zona nuova della città, che trova il suo punto di riferimento principale nel sempre vivo Corso Roma.

 

Corso Roma

Corso Roma è la strada principale di Gallipoli, l’arteria che al tempo stesso separa in due e unisce la città, il viale del passeggio che porta dritto nella meravigliosa zona vecchia della cittadina salentina.

Il posto ideale per chiunque ami lo shopping, per donne come per uomini, per bambini come per ragazzi e per adulti, il lungo e vivo Corso Roma è anche il luogo ideale dove scoprire la rinomata vita mondana della Città Bella, grazie ai tanti locali, localini, pub, bar e ristoranti che si accendono di divertimento in tutte le stagioni, d’estate come d’inverno.

Potresti gironzolare per ore e ore tra un negozietto ed un altro, un antico palazzo restaurato e ristrutturato per ospitare capi d’alta moda o eleganti complementi d’arredo per il tuo studio e la tua abitazione. E poi ancora un’infinità di scarpe, borse, gioielli artigianali e non, souvenir e prodotti tipici. Corso Roma è il regno dello shopping!

E cosa fare dopo una rilassante passeggiata? Potresti gustare uno squisito gelato o un’ottima pizza, un calzone o forse preferisci un tradizionale rustico? Oppure potresti sederti comodamente in un ristorantino e deliziare il palato con una cena a base di pesce o potresti anche immergerti completamente nelle antiche tradizioni e assaporare i piatti tipici del posto. E dopo? Raffinati locali, così come pub più spartani ti ospiteranno, all’aperto o al chiuso, per proseguire la tua serata all’insegna del divertimento.

Ma Corso Roma è anche altro, oltre allo shopping, al cibo e al divertimento: ospita un hotel, diversi b&b e case vacanza, sul lato sinistro (guardando verso il porto) a metà del corso a catturare il tuo sguardo e la tua attenzione è la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, costruita nel XX secolo d. C., più in giù la nota fontana greco-romana e due teatri, che oggi ospitano anche altrettanti importanti cinema.

 

Cinema Teatro Tito Schipa

Ricco di storia, di arte e di cultura, il Cinema Teatro Schipa è il primo dei due ad esser stato eretto sul Corso Roma di Gallipoli ed è anche il primo che si incontra, sulla destra, passeggiando verso il porto della graziosa cittadina.


Foto dal sito www.cinemateatririuniti.com

Costruito nel 1900, all’epoca completamente in legno, il Cinema Teatro Schipa era allora conosciuto col nome, un po’ esotico, di Eldorado e si caratterizzava per la sua polifunzionalità: grazie alle poltrone smontabili e rimodulabili della platea, infatti, era possibile mutare in fretta la sistemazione del teatro, rendendolo così adatto ad ospitare gli spettacoli circensi, che qui si svolgevano con regolarità.

Il Teatro fu restaurato per la prima volta nel 1913, quando una costruzione in muratura fu eretta all’interno del perimetro ligneo, successivamente smontato. Gran parte del materiale originale in legno fu riutilizzato: le colonnine (in legno) che appartenevano alla facciata dell’Eldorado sono diventate le balaustre dei palchetti del Teatro Schipa, successivamente sostituiti da altri con chiusura continua in pannelli di legno.

Poiché il Teatro ospitava rappresentazioni anche durante il periodo estivo, per rimediare al grande caldo che inonda il Salento nei mesi centrali dell’anno, fu ideato e costruito un sistema di grandi ventagli, che furono appesi al sottotetto del teatro e che, durante gli spettacoli, erano azionati a mano dal personale attraverso un sistema ben studiato ed organizzato di funi e di rinvii.

Nel 1962 il teatro, il cui nome nel frattempo era divenuto Teatro Nuovo, fu intitolato a Tito Schipa, il celebre tenore che qui vi debuttò nel 1916.

Un secondo restauro impegnò di nuovo il Teatro e, ancora una volta, gran parte del materiale originale, appartenente all’antico Eldorado, fu conservato e riutilizzato: eccezion fatta che per il sistema di grandi ventagli, che è stato poi sostituito con un più moderno ed efficace impianto di climatizzazione, nell’ultimo restauro, terminato nel 1998, sono stati risanati e valorizzati il vecchio legno, i preziosi stucchi e i pregiati velluti, scelta che ha reso la struttura ancor più affascinante e prestigiosa.

Una meraviglia per gli occhi, il Teatro Schipa è oggi anche un cinema e la sua programmazione stagionale offre sia spettacoli teatrali sia proiezioni cinematografiche.

 

Cinema Teatro Italia

Più nuovo e moderno rispetto al cinema teatro Schipa, il Teatro Italia è stato costruito nel 1976 e, se escludiamo i cinema multisala appartenenti alle grandi compagnie, è tra le strutture complessivamente più grandi della Regione Puglia.

Con i suoi circa 4.000 metri quadri di superficie, la sua spaziosa terrazza con parcheggio privato per i clienti, l’ampia hall, un palcoscenico di 300 metri quadri e un boccascena di 20 metri, i suoi 40 camerini capaci di ospitare fino a 100 attori e che sono disposti su due piani, il cinema teatro è dotato anche di una fossa orchestrale a scomparsa, in grado di contenere fino a 100 musicisti.

Nella hall, un servizio bar e 50 vetrine che possono essere noleggiate dai brand che sono interessati ad esporre i loro prosotti intrattengono gli spettatori prima delle rappresentazioni teatrali o delle proiezioni dei film.

Foto dal sito www.cinemateatririuniti.com

Ben tre le grandi sale di cui è dotato il cinema teatro: la più ampia di queste, originariamente divisa in settore platea e settore galleria, è stata di recente ristrutturata in modo da assumere la tradizionale struttura di un anfiteatro a gradoni, con l’obiettivo di rendere agevole a tutti la visuale dello schermo. Sempre in seguito al restauro, altre due sale di proiezione hanno arricchito il Cinema Teatro Italia, pensate e costruite per impreziosire e differenziare la programmazione con rassegne di cineforum e film di nicchia o di particolare interesse storico e culturale.

Proseguendo la tua passeggiata sul bel Corso Roma di Gallipoli, dopo esserti lasciato incantare a destra e a sinistra da negozi, negozietti, ristoranti e teatri, d’un tratto ti immergerai in un’atmosfera decisamente più antica, che ti lascerà di stucco con i suoi pregiati monumenti capaci di raccontare la storia dell’Italia e della sua cultura.

È proprio alla fine di Corso Roma, che sulla destra troverai la rinomata fontana greco-romana, probabilmente la più antica fontana d’Italia (pare che la sua costruzione risalga al III secolo a. C., anche se la questione sulle sue origini è ancora dibattuta).

La Fontana Greca (è questo il nome con cui è conosciuto il famoso monumento) è composto da due facciate, una rivolta a Sud-Est e l’altra a Nord-Ovest. La prima facciata ti incanterà con le sue quattro cariatidi che sorreggono l’architrave riccamente decorata e con i suoi bassorilievi che raccontano la metamorfosi di tre figure mitologiche, Salmace, Dirce e Biblide.

La facciata rivolta a Nord-Ovest, invece, ospita lo stemma della città di Gallipoli, una epigrafe latina, le insegne di Carlo III di Borbone e in basso un antico ballatoio, un tempo utilizzato per far abbeverare gli animali.

In zona, nei pressi della Fontana Greca, quasi come fosse il bacino naturale di Corso Roma, si estende il primo dei due porti che la città di Gallipoli ospita, il Porto Vecchio, noto anche come Porto Antico o Porto Peschereccio o anche Porto Mercantile, che costeggia il Rivellino del Castello Angioino.

Oggi il porto è utilizzato dai pescatori gallipolini per ormeggiare le loro paranze. Qui vicino potrai immergerti completamente nella vita locale della Città Bella attraversando a piedi anche il caratteristico Mercato Ittico, dov’è venduto il pesce fresco, di solito pescato durante la battuta della nottata, e ben noto per il tradizionale e inconfondibile odore che lo pervade.

A due passi dal Porto Mercantile potrai ammirare uno dei magnifici esemplari di architettura religiosa barocca di cui Gallipoli è ricca, in particolare nella zona vecchia della città, il Santuario di Santa Maria del Canneto. Si tratta, appunto, di un’incantevole chiesa barocca costruita nella seconda metà del Seicento su di un preesistente edificio sacro del 1504, a sua volta una ricostruzione di un chiesa risalente al XII-XIV secolo.

Secondo un’antica tradizione, il nome del Santuario deriva da un miracolo a cui assistettero alcuni pescatori gallipolini che, durante un pericoloso incendio, riuscirono a recuperare un’icona perfettamente intatta della Madonna.

All’ingresso della Chiesa sarai accolto da un portico con tre arcate frontali e due laterali, sormontato da un frontone che ospita l’effige della Madonna.

L’interno del Santuario è caratterizzato dai tradizionali blocchi di pietra squadrati (i conci) fatti di carparo e lasciati a vista, da tre navate e da un affascinante soffitto ligneo in cassettoni, al centro del quale colpisce immediatamente lo sguardo l’icona della Vergine Maria, rifinita con preziose finiture dorate. Un grande arco con intarsi e motivi floreali precede il presbiterio, che ospita l’altare maggiore della chiesa, alle spalle del quale spicca la splendida effige della Madonna del Canneto.

In passato due altri altari di legno, oggi perduti, impreziosivano le navate laterali. Ad arricchire lo splendido Santuario, un elegante organo risalente al Settecento e numerose opere d’arte: la tela che raffigura Santa Cristina, la Santa Patrona protettrice di Gallipoli; l’opera d’arte che ritrae Santa Lucia; le tele dei Santi Nicola e Vito; la tela di Sant’Omobono e la pregiata Statua di San Nicola, scolpita nel XVI secolo e un tempo appartenente all’antica chiesa del porto, oggi distrutta.

Passeggiando per Gallipoli, il passaggio dal moderno all’antico e viceversa è repentino ed anche capace di convivere con armoniosità, per questo affascinando e incantando sia i turisti che durante tutto l’anno visitato con stupore la cittadina salentina sia gli stessi abitanti del posto, mai annoiati dalla vista di architetture e di monumenti così belli da ammirare, di locali e di ristoranti in cui divertirsi e trascorrere il tempo libero, di negozi in cui dedicarsi allo shopping.

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