Giardini pubblici e privati nel Salento

Il Salento, senz’altro aiutato anche dall’invidiabile posizione geografica che lo rende terra particolarmente fertile, gode tra le altre cose di una serie di bellissimi giardini, creati e mantenuti sia in ambito pubblico che da privati.

Stavolta vi portiamo quindi a conoscere in modo più approfondito i migliori giardini del Tacco d’Italia, posti belli da visitare in qualunque periodo dell’anno, purché in una bella giornata di sole.

Altri, invece, sono giardini aperti solo in occasione di particolari eventi che si tengono una o due volte l’anno e che, se siete fortunati, potrete aver modo di visitare.

Giardino Botanico “La Cutura” (Giuggianello)

Vogliamo cominciare con il Giardino Botanico “La Cutura”, che si trova lungo la Strada Provinciale 235 Palmariggi-Giuggianello. Attualmente però questa strada è chiusa al traffico per lavori e in alternativa è consigliabile raggiungerla dalla SP Maglie-Poggiardo seguendo le indicazioni per la Contrada La Cutura subito dopo Muro Leccese. Le coordinate di navigazione sono N 40°06.658 – E 18°22.506. Il giardino è anche un cafè-restaurant e un centro culturale, potete visitare il sito ufficiale all’indirizzo www.lacutura.it.

Si tratta di una tenuta di trentacinque ettari che esteticamente si mostra come una campagna della fine del XIX secolo ed al suo interno è stata ricostruita una folta rappresentanza di piante speciali, in particolare di quelle tropicali.
Al suo interno, una volta entrati, bisogna seguire il percorso predisposto e potrete muovervi ammirando metro dopo metro tra ogni tipo di vegetale: piante della macchia mediterranea, della medicina officinale, proseguendo poi per una ricca tenuta di agrumi e nel bosco di lecci.

Il percorso guidato mostra ai lati un ornamento di oltre cento differenti tipologie di rose, tra cui le pregiate rose di Damasco: la fioritura del periodo primaverile consente di ammirarle in tutto il loro splendore lungo il cammino.

Il bosco si presta particolarmente bene durante la stagione estiva ad ospitare nello spazio centrale noto come “la radura” eventi e concerti in uno scenario incantevole e ai piedi degli alberi potrete notare nella giusta stagione funghi e tartufi. Da qui, infine, potrete passare alla sezione botanica dedita alle piante grasse – all’interno di una grande serra – con due migliaia di tipologie differenti di piante tropicali, tutte classificate e riconoscibili.

Al suo interno si trova anche l’antica masseria “Cutura”, realizzata intorno alla metà del Settecento secondo lo stile delle costruzioni di campagna spagnole e più volte restaurata.

Altra attrazione è quella del “giardino roccioso”, un giardino attorniato da antiche mura che offre alla vista dei visitatori il tipico paesaggio delle campagne dell’America Latina con oltre 130 varietà di piante, tra rocce naturali che sembrano quasi delle sculture.

Troverete anche una sorta di laghetto dove abbondano le ninfee ed altre piante a loro agio in un ambiente acquitrinoso come papiri, bambù, iris: si tratta di un piccolo bacino d’acqua che si è creato con le abbondanti piogge che hanno fatto traboccare un’antica cisterna.

L’incantevole orto botanico prosegue con diversi altri giardini da visitare che vi illustriamo di seguito:

  • Il “giardino italiano” ricrea i classici giardini nostrani con aiuole geometriche racchiuse in confini rialzati. Quasi un centinaio le varietà di piante utilizzate da erboristerie per le loro particolarità curative come liquirizia, artemisia ed altre.
  • Il “giardino mediterraneo” racchiude invece molte piante tipiche di tutta l’area mediterranea all’interno di un’aiuola circondata da garofani bianchi e ospita piante come ginepri, mirti, ginestre e molte altre.
  • Il “giardino dei semplici” così chiamato perché ricrea al suo interno un giardino tipico dell’area di siesta di pecore e mucche dei pastori di un tempo. Qui troveremo soprattutto piante profumate dalle proprietà aromatiche come ad esempio canfora, menta, lavanda. Molte di queste erano conosciute per le proprietà curative e da queste i monaci realizzavano squisiti liquori.
  • Il “giardino segreto” così chiamato perché racchiude al suo interno le piante più rare che crescono di norma in luoghi sperduti. Sorge in un’antica cava un tempo utilizzata per l’estrazione di tufi e che oggi ospita queste piante, oltre che vegetazione esotica in due serre e diversi animali da cortile tra cui oche, galline, anatre, cigni e altri.

Questo incantevole giardino, poco conosciuto alla maggior parte dei turisti perché non posto in una via di ampio afflusso, è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19:30. La domenica e i giorni festivi è aperto in orario continuato dalle 10 alle 19:30 con visite guidate. Il biglietto di ingresso costa 5 euro, con riduzione a 3,70 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni.

Museo di Storia Naturale del Salento “Naturalia” (Calimera – LE)

Non fatevi ingannare dal nome “museo”. Il museo “Naturalia”, infatti, è museo di storia naturale del Salento e osservatorio faunistico provinciale. Non lo visiterete soltanto nelle stanze espositive (al momento in fase di allestimento), ma parte integrante del museo è il Parco Faunistico, un lungo percorso all’aperto, che si trova al km 1 della Strada Provinciale Calimera-Borgagne.

Gli orari e i costi per la visita al Parco Faunistico e al Vivarium, dove vedrete una serie di rettili e insetti (però in un percorso interno), sono disponibili sul sito ufficiale www.museocalimera.it e variano in base al periodo dell’anno.

L’attività del museo è davvero fervida, tanto che pubblica con cadenza trimestrale anche una speciale rivista chiamata proprio “Naturalia”, ad oggi l’unica rivista salentina a tema ambiente, con informazioni e inserti da conservare.

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Villa Comunale di Lecce. Foto Flickr by paride de carlo, licenza CC BY-ND.

Villa Comunale di Lecce

La Villa Comunale di Lecce può essere considerata uno dei più antichi giardini pubblici dei centri abitati salentini, vedendo luce già alla fine dell’Ottocento per volere del medico Gaetano Stella.
Oggetto negli scorsi anni di un notevole recupero, oggi si presenta racchiusa da un muretto con inferriate, per un’estensione di 3 ettari tra percorsi selciati, aiuole, alberi e giostre per i più piccini. L’accesso è gratuito e può avvenire solo nelle ore diurne.

Nella Villa Comunale spesso, specialmente le domeniche di bella stagione, si tengono eventi e giochi per bambini. Al suo interno si trova anche un elegante laghetto artificiale, sul cui specchio d’acqua sfilano anatre ed oche. Lungo i viali selciati di tanto in tanto si possono notare alcuni busti di personaggi illustri nazionali e locali, come Giuseppe Garibaldi e lo stesso Gaetano Stella.

Parco Belloluogo (Lecce)

A Lecce è assolutamente da segnalare anche il nuovo Parco Belloluogo, senz’altro tra i migliori giardini pubblici urbani del Salento. Dopo il recupero dell’area del parco attorno all’omonima Torre Belloluogo – Trecentesca e ancora in fase di restauro – il parco è stato aperto nel 2012 ed è oggi il più grande giardino pubblico di Lecce con i suoi oltre 10 ettari di estensione.

L’ingresso è libero, nelle ore diurne, con accesso nei pressi del nuovo polo universitario del Buon Pastore. Il parco è una vera gioia per gli occhi e vi sarà possibile fare lunghe camminate tra strade selciate, giardini, alberi secolari, ricostruzioni di strutture rurali, in uno spazio verde tanto esteso da dar la sensazione di non trovarsi affatto in un centro abitato. È il luogo ideale per gite, giochi all’aperto, o anche solo per ritrovare un po’ di quiete leggendo sotto un albero o passeggiando.

Parco Villa Achille Tamborino (Maglie – LE)

Anche la Villa Achille Tamborino di Maglie è tra i più antichi giardini pubblici comunali del Salento. Prende nome dal senatore che la commissionò e fu consegnata alla famiglia Tamborino nel 1874. Il parco era parte integrante del Palazzo Tamborino, era privato e apparteneva a questa ricca famiglia. Fu la stessa famiglia a farne dono al Comune nel 1975, non essendo più in grado di mantenerla.

A lungo in degrado, la villa è stata poi completamente recuperata grazie al lavoro di architetti e ingegneri e riaperta al pubblico nel 2004, presentandosi subito come uno tra i giardini pubblici più belli del Salento. Anche qui durante la stagione estiva si tengono molti eventi e giochi.

Possiamo considerare questo grande parco distinto in tre zone particolari. Si comincia entrando dall’area del Palazzo in un giardino in stile inglese, tra i sentieri si possono ammirare statue di stampo neoclassico e molte aiuole che ospitano varie tipologie di fiori, tra piante sia di origine mediterranea che esotica.

Si giunge quindi nell’area dei lecci, alberi molto popolari nel Salento, piantanti seguendo file regolari. Qui è possibile riposare su ampie panchine o portare i bambini a giocare nelle tipiche giostrine.

Infine, si giunge in un vero e proprio bosco di piante sempreverdi con sottobosco, dove si può passeggiare grazie alla presenza di piccoli viottoli. Seguendo la via principale, si arriva su un belvedere dove potrete riposarvi in un chioso. Il belvedere è realizzato al di sopra di una grotta artificiale. All’interno della grotta si trova un affresco datato 1821 e un insieme di autentiche stalattiti e stalagmiti installate.

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Palazzo Palombi, foto Flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

L’evento “Cortili aperti” (Lecce)

“Cortili Aperti” è un appuntamento fisso che da circa un ventennio delizia gli occhi dei leccesi e dei turisti almeno una o anche due volte l’anno, quando durante un fine settimana (solitamente a maggio) vi è una due giorni, tra sabato e domenica, in cui vengono aperte al pubblico moltissime antiche dimore private, dotate di fantastici cortili e giardini che – in via del tutto eccezionale – possono essere così visitati e percorsi gratuitamente dal pubblico interessato.

Si tratta di grandi palazzi e ville seicentesche e settecentesche, appartenute alla nobiltà e ai benestanti dell’epoca, i più illustri signori e cittadini. Per i turisti si tratta di un’occasione imperdibile per ammirare tutti quei giardini e cortili che solitamente non possono mai essere visitati, mentre invece racchiudono dei piccoli gioielli che meritano l’evento a loro dedicato.

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Palazzo Rollo, foto Flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

All’evento, si accompagnano anche altri momenti di spettacoli culturali, di concerti e di intrattenimenti vari, sia all’esterno che nei cortili stessi. Non mancano poi esposizioni di prodotti artigianali, mostre di fotografia, pittura e di vario genere.

I palazzi nobiliari da visitare si disseminano per tutto il centro storico, fiore all’occhiello del barocco leccese, ma anche i giardini che nascondono valgono la bellezza degli stessi palazzi.

Nell’ultima edizione sono state aperte al pubblico venticinque dimore oltre a due chiese. In particolare, sono stati aperti i palazzi di Via Palmieri, Via Vittorio Emanuele III, Via Libertini, Vico Vernazza e altre. Tra i palazzi più noti ricordiamo Palazzo Guarini, Palazzo Rollo, Palazzo Martirano, Palazzo Palombo, Palazzo Tamborrino, Palazzo Grassi, Palazzo Castromediano, Palazzo Bernardini, nonché il Convento di San Giovanni D’Aymo, la Chiesa di San Leucio e la Chiesa di San Sebastiano.

Insomma, una vera e propria “chicca” per gli amanti dell’arte, dell’architettura storica e dei giardini che se trovate in concomitanza con la vostra permanenza a Lecce non potrete assolutamente permettervi di perdere!

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Palazzo Rollo, foto Flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.
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Palazzo Martirano, foto Flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

immagine in evidenza: Villa Comunale di Lecce, foto Flickr by paride de carlo, licenza CC BY-ND.

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