I giardini delle abitazioni salentine, oltre ad essere caratterizzati da imponenti ulivi secolari, terra rossa e muretti a secco, sono spesso disseminati di colorati frutteti dove, tra gli altri, spiccano sicuramente gli alberi di arance. Questi alberi regalano tondeggianti e succosi frutti ideali per preparare in casa delle deliziose marmellate.
Un’abitudine che ancora resiste in molte case del Salento e che, un tempo, rappresentava sia l’unico modo per realizzare un prodotto dolce e di ottima qualità sia sfruttare l’abbondanza di frutta stagionale che, in questo modo, era possibile conservare in dispensa per lunghissimi periodi. Infatti, mentre da un lato buona parte delle arance veniva consumata fresca, le altre “avanzate” venivano subito impiegate per creare delle gustose marmellate da spalmare sul pane, ovviamente anche quello fatto in casa seguendo la ricetta originale salentina, o da usare come farcitura per profumate crostate.
Realizzare la marmellata di arance fatta in casa con le proprie mani non è complicato, e se avete voglia di pasticciare in cucina circondandovi dei profumi tipici di questa terra, provate questa ricetta della marmellata di arance.
La ricetta della marmellata di arance
Ingredienti:
- 1,5 kg di arance mature (preferibilmente tarocco o navel)
- 900 gr di zucchero (oppure 800 gr di zucchero di canna per un sapore più rustico)
- 2 limoni non trattati
- Opzionale: 1 cucchiaino di cannella o zenzero grattugiato per un tocco speziato
Preparazione delle arance:
Lavate accuratamente le arance e i limoni sotto acqua corrente tiepida, magari utilizzando una spazzolina per alimenti per rimuovere eventuali impurità o residui di pesticidi. Asciugate la frutta con un panno pulito.
Con un coltello affilato o un pelapatate, sbucciate le arance, facendo attenzione a non rimuovere troppa parte bianca (albedo), che potrebbe conferire un sapore amaro alla marmellata. Conservate circa la metà delle bucce. Tagliate la polpa a pezzettini piccoli, eliminando con cura tutti i semi, poiché potrebbero alterare il gusto del prodotto finale.
Preparazione delle bucce:
Le bucce conservate andranno tagliate a striscioline sottili, cercando di ottenere una dimensione uniforme per garantire una cottura omogenea. Mettetele in una pentola con abbondante acqua fredda e portate a ebollizione. Fate bollire per circa 5 minuti: questo passaggio serve a ridurre l’amarezza delle bucce. Scolatele con un colino e, se preferite un gusto ancora più delicato, potete ripetere il processo una seconda volta. Unite infine le bucce alla polpa delle arance.
Cottura:
In una pentola capiente, meglio se in acciaio inox per evitare alterazioni di sapore, mettete la polpa delle arance, i limoni tagliati a pezzetti (inclusa la polpa) e le bucce sbollentate. Accendete il fuoco a una fiamma medio-bassa e iniziate la cottura, mescolando frequentemente con un cucchiaio di legno. Il composto inizierà a rilasciare liquido; se dovesse risultare troppo asciutto, aggiungete un po’ d’acqua, poco alla volta.
Dopo circa 30 minuti, quando il composto inizia a diventare più morbido e uniforme, aggiungete lo zucchero. Continuate a cuocere a fuoco dolce per altri 30 minuti, mescolando spesso per evitare che si attacchi sul fondo. Il composto dovrebbe addensarsi gradualmente. Per controllare se la consistenza è ideale, versate una piccola quantità di marmellata su un piattino freddo: inclinatelo leggermente, e se il composto non scivola via rapidamente, la marmellata è pronta.
Se preferite una consistenza più liscia, potete utilizzare un frullatore a immersione direttamente in pentola, facendo attenzione a non scottarvi.
Sterilizzazione e conservazione:
Per conservare correttamente la marmellata, è essenziale utilizzare vasetti di vetro sterilizzati. Per sterilizzarli, immergeteli in acqua bollente per almeno 10 minuti, insieme ai loro coperchi, e lasciateli asciugare capovolti su un panno pulito.
Versate la marmellata ancora calda nei vasetti, lasciando circa 1 cm di spazio dal bordo. Chiudeteli ermeticamente con i coperchi e trasferiteli in una pentola capiente. Riempite la pentola d’acqua, assicurandovi che i vasetti siano completamente sommersi. Portate a ebollizione e fate bollire per 20 minuti per creare il sottovuoto.
Una volta terminato, estraete i vasetti dall’acqua con una pinza e lasciateli raffreddare completamente capovolti. Verificate che il sottovuoto si sia formato premendo al centro del coperchio: se non fa “click”, la marmellata è pronta per essere conservata in dispensa, al riparo da luce e umidità, per diversi mesi.
In modo semplice e veloce avrete realizzato una delle marmellate salentine più buone che ci siano, perfetta per farcire biscotti e crostate o da spalmare su una buona fetta di pane fresco. Pur essendo ottima questa marmellata c’è da dire che non si può minimamente paragonare alla specialità della marmellata di fichi salentina. E voi invece? Avete dei suggerimenti da aggiungere alla nostra ricetta?