La Stazione di biologia marina è stata fondata nel 1966 dal professore e studioso Pietro Parenzan, un illustre esperto che ne è stato anche il primo direttore e che molto ha fatto per la conservazione e la valorizzazione dei mari di Puglia.
Il professore scelse l’area di Porto Cesareo non casualmente, ma con cognizione di causa. Infatti spiegò il giorno dell’inaugurazione che l’area ricopriva un interesse scientifico nelle ricerche di biologia marina anche a causa dell’area particolare denominata “La Strea” dove è possibile trovare diversi organismi rari nello stesso ambiente, come l’alga verde stellata, particolari poriferi ed echinodermi.
Al suo interno troviamo tre aree differenti: un Museo di storia naturale marina, una Biblioteca e un Laboratorio scientifico dell’Università del Salento. Nel museo si possono ammirare le collezioni di molluschi marini e micro molluschi, pesci tropicali del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano, pesci abissali dello Ionio e molto altro ancora. In totale sono esposti circa 900 reperti.
Di particolare interesse si possono ammirare un grande esemplare di tartaruga Caretta e uno di foca monaca. Il museo è introdotto dalla “sala della pesca” dove sono esposti, in resina, i modellini dei pesci che popolano le acque della zona. In seguito nella “sala dello squalo elefante” vi è un modello del suddetto squalo, lungo sette metri, con una parte della sua vera pelle. Diversi pannelli illustrativi spiegano come vivono questi animali. Piuttosto ricco è pure l’Algario dei mari di Puglia, dotato di circa 700 reperti tra cui una imponente collezione di conchiglie raccolte su tutto il litorale pugliese. Altre collezioni riguardano i pesci che si trovano nelle profondità del Mar Ionio e fauna di tipo tropicale arrivata fin qui dal Mar Rosso e dall’Oceano indiano.
Invece, non troverete degli acquari, per una precisa volontà dei responsabili che non hanno voluto tenere in cattività gli animali che è possibile in ogni caso vedere in mare tramite apposite immersioni.
Il Museo è partito con la collezione dei reperti del Prof. Parenzan che ne costituisce ancora oggi la gran parte, ma si è arricchito di anno in anno grazie alla costante collaborazione con i pescatori locali, che non solo hanno dato tutte le informazioni necessarie su come avviene la pesca nel luogo, ma hanno anche contribuito attivamente regalando molti attrezzi propri. Anche altri studiosi come il professor Kuiper di Parigi ed il dottor Torchio dell’Istituto idrobiologico di Milano hanno contribuito alla sua varietà grazie ad altre donazioni.
È stato ristrutturato e rinnovato a partire dal 1999 migliorando la visibilità dei reperti con nuovi giochi di luce e vetrine e una nuova catalogazione. Non si paga un biglietto di ingresso ma sono ben accetti contributi volontari.
La Stazione di Biologia Marina è anche promotrice nella sensibilizzazione delle problematiche dell’ambiente naturale, organizzando incontri con scolaresche e turisti.
L’intera stazione è gestita congiuntamente dall’Università del Salento, dal Comune di Porto Cesareo e dalla Provincia di Lecce.
Orari di apertura del museo:
Estate: 10-12 e 17:30-21:30. Inverno: 9-13 e 16-18
Indirizzo:
Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan”
Via Amerigo Vespucci, 13/17
73010 Porto Cesareo (Lecce), Italy
Tel. 0833 569502; 0832 298854
immagine 2: Flickr by Luigi Rosa Licenza CC-BY-SA