Le Grotte della zona di Castro

Grotta Romanelli

Nasce poco lontano dalla più rinomata Grotta Zinzulusa sulla litoranea da Santa Cesarea Terme a Castro. Questa grotta deve il suo nome dalla località in cui si trova, chiamata, appunto, Romanelli. La sua esistenza è nota dal 1861 ma fu effettivamente scoperta e scavata nel periodo che va dal 1900 al 1905 dall’insegnante Paolo Emilio Stasi, con la consulenza del paleontologo Ettore Regalia e del naturalista Gian Alberto Blanc. La grotta è lunga appena 35 metri e larga 16 metri. Oggi l’intera apertura in profondità si può vedere direttamente dal mare, da cui possono accedere solo gli addetti ai lavori essendo chiusa ai turisti. Fu certamente frequentata dall’uomo in epoca preistorica fino al Paleolitico, poi la grotta si chiuse e rimase inesplorata fino al Novecento. Per questo al suo interno ha conservato gran parte dei graffiti che decorano le pareti, lasciati dall’uomo preistorico come traccia della propria presenza. La particolarità unica di questi graffiti è quella di essere un esempio di arte paleolitica mediterranea. In più nelle rocce di risulta rimosse per dar nuovamente luce alla grotta sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici: nei terreni rossi vi sono strumenti paleolitici dell’Uomo di Neanderthal, la specie umana poi estinta.

Sono stati anche ritrovati molti resti di animali che oggi non frequentano più queste coste, come il pinguino boreale estinto nell’Ottocento o i gabbiani artici, che testimoniano come ai tempi delle glaciazioni queste specie si fossero spinte molto più a sud di quanto non facciano oggi i loro discendenti.

Grotta Azzurra

È costituita da un’unica grande cavità marina che presenta il fenomeno di una suggestiva e al tempo stesso particolare colorazione delle sue acque, che con il rifrangersi della luce varia tra l’azzurro intenso ed il verde a seconda del momento. Proprio in virtù di questi caratteristici colori dell’acqua è stata chiamata “Grotta Azzurra”. La grotta si trova poco distante dalla Zinzulusa proseguendo via mare verso Castro e solo via mare può essere visitata. L’assenza dell’uomo fa sì che sia popolata da una ricca fauna marina.

Altre grotte della zona

  • Abisso di Castromarina: sorge a qualche centinaio di metri dalla costa, è costituita da un pozzo che immette nella sala principale, occupata da un piccolo lago salato. È presente una ricca fauna.
  • Grotta delle Striare (o Grotta delle Streghe): è una grotta carsica con accesso dal mare. Deve il nome alla particolare conformazione delle sue rocce interne, che sembrano suggerire la presenza di mani femminili con unghie lunghe e che ha alimentato la credenza di come nella grotta vivessero delle streghe, in grado di creare vapori nell’acqua, in realtà dovuti alla presenza di acque sulfuree.
  • Grotta Rotundella, con acque dai riflessi color turchese.
  • Grotta Ritunna : raggiungibile solo via mare.
  • Grotta Palombara: grotta costiera rifugio di colombacci.
  • Grotta Giustino: non aperta al pubblico.

GROTTA PALOMBARA

Questa grotta viene chiamata così proprio per la presenza al suo interno di diverse colombe. Stando al dialetto locale infatti, la parola palombo vuol dire appunto colomba.

Potrete visitare questa grotta prendendo parte magari ad un’escursione in barca e vi racconteranno sicuramente della presenza, all’interno delle acque sottostanti, di una voragine.

Immergendovi ed attraversando quest’ultima potrete entrare in un’altra zona della grotta, più piccola ed ancora più bella.

Continua a Leggere su: Una giornata a Castro: ecco cosa vedere

immagine 1: flickr by n_sapiens, licenza CC BY-SA.

immagine 2: flickr by pollobarca2, licenza CC BY-SA.

Strutture Ricettive a Castro

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