Se durante il vostro viaggio in Salento dovessero offrirvi delle “pastiddhre”, in realtà vi stanno offrendo delle tipiche castagne secche, chiamate così anche in Calabria e in Sicilia.
Si tratta di castagne dure, senza buccia e senza la tipica pellicina, che per decenni hanno caratterizzato i piatti invernali della tradizione salentina senza però raggiungere la tipica zuppa di fave “nette” che rimane inamovibile tra i piatti più mangiati nelle tavole salentine nei periodi invernali. Venivano consumate sotto forma di zuppe oppure lessate, ed erano disponibili nelle botteghe ad inverno inoltrato, mentre oggi è possibile trovarle soprattutto sulle bancarelle di fiere e mercatini di stagione.
Sono ottime da consumare come frutta secca, sgranocchiandole passeggiando, ma sono l’ideale anche per preparazioni più complesse, come questa gustosa minestra di cui vogliamo darvi la ricetta.
La Ricetta della Minestra di Castagne (Pastiddhre)
Ingredienti
- 500 g di castagne
- 1 cipolla
- olio extravergine di oliva
- sale
- prezzemolo tritato
Preparazione
Lasciate le castagne in ammollo per una notte, dopodiché privatele degli eventuali residui di pellicine rossi rimasti. A questo punto versatele in una pignatta contenente acqua e portatele ad ebollizione.
Nel frattempo tagliate la cipolla finemente e fatela imbiondire in una padella con olio extravergine di oliva. Versate il soffritto nella pignatta ed aggiungete un’abbondante spolverata di prezzemolo fresco, lavato e tritato.
Regolate di sale e lasciate cuocere a fuoco lento, aggiungendo altra acqua se necessario, fino a quando le castagne non si sfalderanno sotto la pressione di una forchetta. Servite la vostra zuppa di pastiddhre ben calda, accompagnata magari da tocchetti di pane abbrustolito, magari fatto in casa secondo la ricetta salentina che abbiamo visto qui, e godetevi questa delizia autunnale tipicamente salentina.
Una risposta
Noi da ragazzi le mangiavamo cotte nel latte per la colazione del mattino.