Anche ad Ottobre nel Salento si possono distintamente sentire gli echi, il clima e le cadenze dell’estate appena passata. L’atmosfera è infatti ancora abbondantemente mite, a tratti calda, consentendo così la possibilità di numerose passeggiate pomeridiane lungo le coste, nonché lo svolgersi di numerosi eventi e sagre che si rinnovano di anno in anno.
Proprio a questo proposito, vogliamo ricordarvi il periodo di svolgimento e ciò che accade nelle più importanti feste e sagre salentine del mese di ottobre, così che possiate ritrovare divertimento e un clima di gioia anche dopo la fine dell’estate.
Sagra della Volia Cazzata – Metà ottobre a Martano

Si tiene ogni anno attorno alla metà di ottobre la Sagra della Volia Cazzata a Martano. Partita in sordina e nel tempo diventata sempre più forte nel panorama delle sagre salentine, può ormai vantare più di venticinque anni di storia. L’idea che ha visto la nascita della festa è stata la tradizione di ottobre della raccolta delle olive che da tempi immemori caratterizza la città di Martano, intesa sia come olive da consumo che come olive da cui ricavare il preziosissimo olio di cui il Salento è tra i migliori luoghi di produzione al mondo, richiesto non solo in ogni parte d’Italia, ma anche del pianeta intero. A valorizzarle ci ha pensato l’associazione culturale “Cosimo Moschettini” a cui si deve il merito della nascita della sagra, evento ormai portante all’interno dell’autunno salentino.
In particolare, la sagra vuole ricordare soprattutto la “volia cazzata”. Cos’è e cosa vuol dire? “Volia cazzata” è un prodotto locale salentino la cui espressione dialettale si traduce letteralmente in “Oliva schiacciata”. Infatti, ad ottobre le olive che non sono ancora mature al tempo della raccolta vengono messe da parte, schiacciate e conservate.
Il processo della schiacciatura avviene con metodi artigianali come martelli di legno o pietre. Dopo questa fase, le olive vengono quindi immerse in bacini di acqua fredda che viene cambiata ogni giorno per circa sette giorni. A questo punto, vengono tolte dall’acqua e condite con olio, peperoncino, aglio, sale. Fatto ciò si provvede a metterle in appositi barattoli a chiusura ermetica e le “volie cazzate” sono così pronte per essere gustate in qualsiasi momento.
La sagra si teneva inizialmente nelle aree del centro storico e del castello, ma ormai da qualche anno si è spostata nel grande spazio coperto allestito per l’occasione in Largo Primo Maggio e che fa da teatro della festa nei suoi tre-quattro giorni di attività. La sagra attrae le famiglie da tutta l’area salentina ed oltre ed è possibile degustare senza alcuna spesa le volie cazzate e altri prodotti tradizionali dell’agricoltura locale come ad esempio varie preparazioni di legumi. In più, si possono acquistare i barattoli di volie cazzate da portare a casa, e assaggiare altre preparazioni fatte sul momento come arrosti, bolliti di maiale, formaggi. Ad accompagnare il tutto provvede l’ottimo vino locale prodotto dalle migliori aziende vitivinicole delle campagne attorno Martano e del Salento tutto.
Con lungimiranza, gli organizzatori hanno anche stretto un patto di collaborazione e reciproca sponsorizzazione con altre sagre complementari come quella della Festa del risotto di Villimpenta in provincia di Mantova, piatto che ben si presta ad essere consumato in abbinamento alla volia cazzata. Per questo motivo, così come nella Festa del risotto è possibile gustare la volia cazzata, anche qui è possibile ritrovare quei prodotti tipici dell’area mantovana come il risotto, la polenta e altri salumi e vini.
La giornata di domenica è la giornata finale della sagra e viene occupata nelle ore diurne con un pranzo di degustazione, realizzato dallo staff della sagra a cui possono partecipare oltre ai membri stessi dello staff anche chiunque voglia prenotarsi, per un ulteriore momento di fratellanza e condivisione.
La sagra infine vuole anche spingere ulteriormente verso una sensibilizzazione ambientale, tanto da collaborare anche con Ecofesta, un laboratorio tutto salentino di “buone norme di sostenibilità” che cerca di applicare ai grandi eventi dei modelli ecosostenibili. Per chi volesse restare sempre informato sulle ultime novità della sagra e sulle caratterizzazioni specifiche per ogni edizione, basta seguire il sito ufficiale Voliacazzata.it.
Sagra del Maiale – seconda domenica di ottobre a Miggiano
La sagra del maiale si svolge ogni anno la seconda domenica di ottobre nel centro abitato di Miggiano. La sagra fa da contraltare ad un’importante esposizione, l’Expo Fiera di Industria, Artigianato ed Agricoltura del Salento. Questa sagra è la prosecuzione di una più antica fiera, si utilizzavano piatti a base di maiale – infatti – come ristorazione per tutti coloro che arrivavano a Miggiano per la “Fera de Miscianu”.
Nell’attuale sagra vengono offerte specialità culinarie a base di carne di maiale, preparata in diverse modalità. Si svolge all’interno del quartiere fieristico di Expo 2000, nelle vicinanze dell’area del mercato coperto di Miggiano.
Festa patronale della Madonna del Rosario – 8 ottobre a Gallipoli
La festa della Madonna del Rosario è una delle varie feste religiose che si tengono durante l’anno a Gallipoli, cittadina dalle forti radici cristiane e dalle ancor più forti tradizioni popolari. Passeggiando per il centro storico di Gallipoli, infatti, potrete notare la presenza molto frequente di effigie e icone della Madonna e del Cristo.
A chiusura della festa, si tengono tradizionali fuochi d’artificio visibili alle spalle dell’antico Castello Angioino, aperto finalmente al pubblico (seppur parzialmente) dall’estate del 2014.
Durante la festa i vicoli della centro storico di Gallipoli si riempiono di stand che propongono l’enogastronomia locale e di artisti di strada che offrono i loro spettacoli, tra cui non mancano mai le acrobazie di mangiafuoco e giocolieri. Le luminarie decorano le vie fino al particolare Palazzo di Vetro, comprendendo dunque il ponte seicentesco che collega la Città Vecchia al resto del centro abitato moderno.
Festa patronale di San Francesco – 3 e 4 ottobre a Scorrano
Come per moltissimi comuni d’Italia, anche a Scorrano si celebra San Francesco d’Assisi nei giorni tre e quattro ottobre. Alla festa religiosa – caratterizzata da messa e processione con fiaccolata – si affianca come sempre quella civile, che prevede invece un mercatino con bancarelle ed esposizioni varie, musica live suonata da vari gruppi musicali e per finire si chiude in bellezza con i fuochi d’artificio.
Fiera “te lu porcu meu” – Terzo weekend di ottobre a Muro Leccese
La “Fiera te lu porcu meu” è una delle fiere più gustose del panorama di ottobre nel Salento e si tiene ogni anno in questo periodo a Muro Leccese.
Protagonista della festa è anche in questo caso la carne di maiale, per la quale vengono proposti numerosi stand gastronomici dove gustare questo piatto in molti modi differenti. A contorno, musica a volontà. Il programma della festa può essere consultato ogni anno visitando il sito ufficiale del Comune di Muro Leccese.
Fiera “Lu paniri te e site” – prima decade di Ottobre a Palmariggi
La fiera “Lu paniri te e site” è anche conosciuta più semplicemente con l’abbreviazione di “Fiera te le site” e si tiene a Palmariggi a cavallo del secondo sabato del mese di ottobre.
Molto frequentata, questa fiera anima l’autunno locale riempiendolo di sapori e colori tradizionali che rimandano ad un tempo antico contadino e, forse, più autentico e genuino. La sua importanza è testimoniata anche dal video che vi mostriamo in alto, in cui a parlare della fiera è un servizio di RaiUno.
La festa si tiene lungo le vie del centro storico attorno a Piazza Garibaldi e potrete vedere, passeggiando, come le donne del posto preparano piatti tipici della cucina tradizionale legata a questo periodo dell’anno.
Durante la mattina della domenica si tiene una vera e propria fiera-mercato, che era anche la forma originaria con cui la fiera vide luce inizialmente, mentre la sera del sabato e della domenica è una vera e propria sagra incentrata su produzioni contadine (specialmente del melograno) e su quelle del maiale. La fiera è talmente antica tanto che le sue origini si perdono nella notte dei tempi e sembra certo, comunque, che la sua storia conti almeno quattro secoli di vita.
“Lu paniri te e site” è un’espressione dialettale che significa “Il cesto delle melegrane”. “Lu paniri” è infatti il tradizionale cesto di vimini, realizzato a mano dagli artigiani del posto lavorando i fasci di vimini. Le “site” sono invece proprio le melegrane, gustoso frutto che fa bella mostra di sé nei “paniri” della festa, con la sua scorza dura parzialmente aperta da cui si possono intravvedere le deliziose bacche rosse che lo compongono, da secoli simbolo di fecondità.
Collateralmente, si svolge anche una fiera del bestiame sempre nei pressi della piazza, molto frequentata soprattutto da commercianti e contadini locali. Alla fiera, infatti, oltre a questi gustosi frutti si possono trovare mezzi agricoli, utensili per la casa, mobili, stoffe, fiori, manufatti in terracotta, cesti, nonché molti altri prodotti dell’artigianato e dell’agricoltura locale. È stata poi l’iniziativa dei giovani a far diventare la Fiera una vera e propria sagranelle ore serali, accompagnata da degustazioni di ottima carne di maiale cotta in vari modi (alla brace, lessa, bollita), di “pittule”, pezzetti di cavallo, particolari pani locali con ricotta e alici, caldarroste e vino, quest’ultimo offerto anche gratuitamente. Gli stand gastronomici sono coperti, così da scongiurare anche il pericolo della pioggia.
Ad occuparsi ogni anno dell’organizzazione di questa sagra è l’omonima Associazione “Lu paniri te e site”, con più di cento soci e senza scopo di lucro: gli utili, infatti, vengono devoluti in servizi utili alla comunità e in beneficienza.
Non manca il lato ironico, con la divulgazione di un giornale a tema stampato ogni anno in numero unico, redatto dai giovani del posto che fanno satira e ironia sulle vicende del centro abitato, oltre ad altri articoli con poesie dialettali, informazioni culturali e curiosità.
Fiera di San Vito – Quarto weekend di Ottobre a Ortelle
A fine ottobre, durante il quarto sabato e la quinta domenica del mese, presso il piccolo centro di Ortelle potrete trovare ogni anno la Fiera di San Vito, dove vengono allestiti stand gastronomici che servono piatti a base di caldarroste, carne di maiale e vino locale. La fiera è tra le più antiche del Sud Italia e vanta il titolo di “Fiera Regionale”. Oltre agli aspetti gastronomici, si affiancano poi regolarmente altre iniziative di carattere artistico, musicale, culturale e sacro. Nel video proposto in alto potrete “entrare in anteprima” nelle atmosfere di questa fiera, mentre per tutte le informazioni dettagliate di ogni edizione, vi basta visitare il sito del Comune di Ortelle.
immagine copertina: foto Flickr by Torquay Palms, licenza CC BY-SA.