Povero e saporito, ecco uno dei moltissimi piatti tipicamente salentini contraddistinti da queste due semplici caratteristiche. Si tratta di una delle ricette salentine per eccellenza, servita come contorno per piatti a base di carne o magari come farcitura per panini dal gusto deciso, stiamo parlando delle rape ‘nfucate (cioè affogate nell’olio appunto). Uno dei contorni più famosi insieme alla originale pizza rustica con le verdure e alle tradizionali fave nette.
Ne avrete sentito sicuramente parlare, si tratta sostanzialmente di cime di rapa, ortaggio diffusissimo in Puglia e consumato soprattutto durante l’inverno. Da consumare o stufate e rese estremamente saporite da una buona dose di peperoncino oppure come base per la celebre ricetta delle orecchiette con le cime di rapa.
I due presupposti per apprezzare questo tipico contorno salentino sono ovviamente due: devono piacervi le cime di rapa, che hanno un retrogusto leggermente amarognolo, e il piccante, che volendo si può anche evitare.
Tra le ricette del Salento questa è sicuramente una delle più semplici da realizzare e se non avete modo di assaggiarle in qualche trattoria tipica della zona, vi consiglio di provare a farle a casa, ci vorrà pochissimo tempo e il successo è garantito.

La Ricetta delle Rape N’Fucate
Ingredienti:
- 2 kg di cime di rapa
- 1 peperoncino piccante
- 2 spicchi d’aglio
- mezzo bicchiere di acqua
- olio extravergine di oliva e sale q.b.
Preparazione:
Pulite per bene le cime di rapa facendo attenzione a conservare foglie e infiorescenze, ovvero le parti più tenere e saporite, eliminando gli steli fibrosi. A questo punto lavatele e lasciatele in ammollo in acqua fredda.
In una padella bella grande versate l’olio, i due spicchi d’aglio schiacciati e il peperoncino tritato, fate appena soffriggere a fiamma media e versate subito le cime di rapa, mezzo bicchiere d’acqua e una manciata di sale.
Coprite le cime di rapa con un coperchio e dopo circa venti minuti di cottura, mescolate ed assaggiate per valutare se occorre aggiungere altro sale e altra acqua.
E’ importante che le cime di rapa affoghino nell’acqua, da qui il nome della ricetta, che non deve evaporare affinché l’ortaggio mantenga il suo sapore leggermente amaro, è importante quindi cuocere con il coperchio. La cottura completa dovrebbe avvenire dopo circa 35 minuti di cottura.
Per accompagnare le rape nfucate non credo esista alimento migliore della puccia con le olive originale salentina, di cui vi abbiamo già dato la ricetta, per rivivere interamente i sapori e gli odori della tradizione contadina salentina. Che ne pensate? Avete suggerimenti per la nostra ricetta?
5 risposte
Ciao quando le faccio appassire all’acqua salata aggiungo mezzo bicchiere scarso di vino bianco. stempera un po’ di sapore amaro e odore forte.
Le faccio affogare senza olio e aglio li metto a fine cottura con un pó di peperoncino
Si devono stufare senza acqua.. Dopo 10 minuti di cottura si deve eliminare l’acqua di vegetazione e successivamente condire con olio aglio cipolla e peperoncino e quindi finire di cuocere con coperchio
Io ci trito anche dell’aglio fine fine e lo faccio appena rosolare nell’olio bollente in modo che non appassisca ma sia teneramente cotto. Poi ci butto le rape in modo che assorbano olio ed odori.
Condivido la vs. ricetta che secondo me è l’originale quindi ottima. Bando alle correzioni con vino ecc…