Se siete stati in Salento almeno una volta, vi sarete certamente resi conto che uno degli aspetti più belli e coinvolgenti di questa terra sta nella musica salentina.
Passeggiando ad esempio sul lungomare di Leuca o di Torre San Giovanni, tanto per fare due esempi, non potete non assistere a spettacoli improvvisati di giovani artisti locali che, armati di tamburello, danno origine ad una musica allegra e coinvolgente.
LA MUSICA SALENTINA
Quando si pensa alla musica salentina del resto, non si può fare a meno di pensare alla famosa pizzica, e restare impassibili di fronte a giovani che cantano e ballano con tale energia è quasi impossibile.
Come la cucina e i luoghi da sogno che il Salento custodisce al suo interno, anche la musica salentina fa un po’ da specchio a questa cultura così antica ed affascinante. Basti pensare infatti, che ai violini, ai tamburelli e alle fisarmoniche, vengono accompagnati dei canti in dialetto salentino legati spesso all’amore o alla vita in campagna.
IL TAMBURELLO
Simbolo per antonomasia della pizzica e della musica salentina, è il tamburello, uno strumento a percussione, tra i più antichi, che proviene da molto lontano ed è appartenuto a quasi tutte le culture popolari della civiltà ebraica, greca, babilonese e così via. Oltre ad essere uno degli strumenti musicali più antichi e diffusi, il tamburello è anche ricco di simbolismi e significati nascosti.
La sua forma tondeggiante ad esempio richiama al sole e all’universo, contrapponendosi quindi al caos e al disordine. Viene realizzato con la pelle di capra, un animale sacrificale in moltissime religioni e i suoi sonagli, che sprigionano un suono forte e coinvolgente, rappresentano i raggi solari che diffondono luce e calore.
Degli elementi storici, fantasiosi e mitologici che fanno del tamburello uno strumento essenziale della musica salentina, ricordando quanto esso sia stato fondamentale in passato per la cura del tarantismo. Esso è sempre stato infine, uno strumento prettamente femminile, come dimostrano i numerosi dipinti di epoca Medievale.
DOVE TROVARE I TAMBURELLI?
Oltre a poter godere della loro musica nei tantissimi spettacoli, improvvisati e non, in giro per il Salento, potete trovare i famosi tamburelli un po’ ovunque, decidendo magari di riportarne uno con voi come prezioso souvenir dalle vostre vacanze in Salento. Sono diffusissimi nei negozi di souvenir e sulle bancarelle locali, in occasione delle feste legate alla tradizione popolare e il loro prezzo varia sia in base alla qualità che alla dimensione. Diciamo che con 5 euro riuscite a comprarne uno medio-piccolo abbellito magari con qualche scritta o decorazione.
Il centro storico di Otranto ha numerosi negozietti con tantissimi tamburelli esposti, da quelli minuscoli a calamita da mettere sul frigo a quelli grandi da suonare all’impazzata! Se invece vi trovate nei pressi di Ruffano e volete acquistare un prodotto di qualità, potete recarvi a Torrepaduli presso La Bottega del Tamburello, in via Rocco Scotellaro. Qui Rocco Luca, costruisce questi raffinati strumenti interamente a mano, con la maestria e la passione che la tradizione impone. Per info potete chiamare il 338.1338353.
La musica salentina rappresenta un aspetto antico ed affascinante di questa terra. Il mio consiglio è quello di lasciarvi andare e farvi guidare dal suono del tamburello in uno sfrenato ballo, che affonda le sue radici nella storia salentina più profonda.
Il modo ideale per trascorrere una serata divertente in compagnia durante la vostra vacanza nel Salento. Che ne pensate?