Il Salento è la meta ideale non solo per i vacanzieri in cerca di spiagge, movida notturna e spensieratezza, ma anche per chi ama l’arte e la storia, per chi insomma è in cerca di una vacanza ricca di emozioni, cultura e ricordi incancellabili.
Basti pensare alla bellezza dei centri storici, alle chiese antiche, alle preziose opere d’arte e ai tanti musei che è possibile visitare. Enorme importanza hanno però anche le grandi aree archeologiche salentine, innumerevoli sul territorio e presenti grazie alla importante funzione che questo lembo di terra aveva: il crocevia ed il punto di incontro tra l’oriente greco e l’occidente etrusco.
I Dolmen nel Salento
Un esempio di quanto la storia di questa terra sia antica è testimoniato, come abbiamo anche visto nella nostra guida dedicata, dalla presenza dei dolmen nel Salento, ovvero delle strutture megalitiche preistoriche utilizzate come tombe, a camera singola. Dolmen è un termine di origine bretone che significa “tavola di pietra larga”, ed è esattamente questo che li costituisce: blocchi di pietra posizionati verticalmente che sorreggono ulteriori blocchi disposti orizzontalmente.
La Puglia è ricca di tali testimonianze preistoriche, ed oltre alla penisola salentina se ne trovano diversi anche sul litorale barese e a nord di Taranto. Ma dove è possibile ammirarli?

Dove vedere i Dolmen in Salento
A circa 13 km da Maglie si trova il dolmen di Minervino di Lecce, chiamato Li Scusi, che è stato il primo ad essere rinvenuto in Puglia, nel lontano 1879, ed il secondo per dimensione in tutta la regione. E’ alto circa un metro ed è formato da otto pilastri verticali che ne sorreggono uno orizzontale. E’ collocato lungo la strada per Uggiano la Chiesa ed è immerso in una zona rurale ora divenuta parco culturale.
Si passa poi ai dolmen di Giurdignano, piccolo paesino divenuto famoso proprio per l’alto numero di dolmen disseminati sul territorio. Troviamo infatti ben sette dolmen integri, ognuno caratterizzato da particolarità che vi lasceranno senza dubbio affascinati. Non a caso infatti vengono qui organizzati, dalla pro loco, dei percorsi a piedi, anche di notte e in bicicletta.
I dolmen di Melendugno, invece, sono due: il Placa (scoperto nel 1909) posizionato lungo la strada provinciale per Calimera, e il Gurgulante, situato sulla stessa strada e alto circa 90 cm. Entrambi sono famosi per essere in un buono stato di conservazione.
A Salve invece è possibile ammirare quello che resta del dolmen Cosi (dal nome del suo scopritore), situato a poca distanza dalla strada provinciale 91. Oltre alla struttura in pietra, il suo interno ha rivelato ossa, denti e cocci di terracotta. A seicento metri da quest’ultimo si trova infine il dolmen Argentina, conservato in condizioni migliori del primo.
Un itinerario tra i dolmen del Salento emozionante, tra quanto di più antico e affascinante è possibile trovare in questo meraviglioso territorio, ed il modo ideale per visitare zone meno turistiche e antichi borghi ancora oggi ricchi di un caratteristico fascino. Che ne pensate?