Le Marine di Lecce

FrigoleSan CataldoTorre ChiancaTorre Rinalda

FRIGOLE

Il litorale della marina di Frigole, sulla costa Adriatica, si presenta principalmente sabbioso, con un mare pulito e acqua limpida.

Una tranquilla e graziosa località ideale per una vacanza in completo relax.

Qui si trova il bacino di Acquatina, un bacino costiero delimitato da una serie di dune, dove la sabbia bianca e sottile è interamente ricoperta dalla vegetazione, il bacino idrico comunica con il mare attraverso due canali.

 

SAN CATALDO

San Cataldo è stata da sempre considerata la spiaggia dei leccesi, per la breve distanza, pari a 12 km, che la separa dal capoluogo.

L’Imperatore Adriano costruì qui un primo porto nel II secolo noto proprio come Porto di Adriano di cui ancora oggi è possibile vederne i resti nei pressi del faro. Questo porto fu varie volte distrutto e ricostruito fino a quando i turchi, con le loro devastazioni operate su tutta la costa, lo demolirono completamente. La marina di San Cataldo, privata del suo porto, cessò di essere meta di scambi e di passaggi commerciali con le altre città marinare, vedendo così diminuita la sua importanza.

A partire dal 1833 San Cataldo fu collegata alla città di Lecce per mezzo di una strada che poteva essere percorsa agevolmente e che oggi è una comoda strada a doppia carreggiata per quattro corsie e due sensi di marcia. Pochi sanno che nel 1898 fu poi attivata una linea tranviaria di collegamento fra San Cataldo e Lecce che rimase attiva fino al 1933, anno in cui fu dismessa ed eliminata dunque oggi non vi restano più tracce. Il capolinea della vecchia linea era in Piazza Sant’Oronzo nei pressi della Colonna e dopo alcune fermate portava verso San Cataldo.

Fu però anche grazie alla linea tramviaria che agli inizi del secolo la località risorse non come porto bensì come luogo di villeggiatura. Per un lungo periodo e fino agli inizi del 900, infatti, tutta la fascia costiera da San Cataldo a Otranto, compreso l’entroterra, era rimasta quasi disabitata a causa della natura paludosa e acquitrinosa del terreno che portò l’infestazione della malaria. Grazie alle numerose bonifiche effettuate le paludi furono eliminate o contenute e la malaria completamente debellata.

La costa di San Cataldo si presenta bassa quasi completamente sabbiosa e si alterna a brevi tratti di scogliera. È una località balneare di tradizione, grazie alle lunghe spiagge soprattutto a partire dal faro. È immersa nel verde della lussureggiante pineta da cui comincia la riserva naturale delle Cesine.

A partire dal dopoguerra sono sorti numerosi stabilimenti balneari di cui precursore e il più antico è l’attuale Lido York, nato come Lido Prete già nel 1931. Dopo un lungo tratto di spiaggia libera, che attualmente fa i conti con il problema dell’erosione dell’arenile, sorgono poi numerosi altri lidi fra cui uno dei più conosciuti e frequentati dai leccesi è il Lido Mancarella.

La fisionomia stessa di San Cataldo è cambiata nel corso degli ultimi decenni. Negli Anni Settanta, Ottanta e Novanta faceva bella mostra di sé una grande rotonda sul mare, che a causa degli eccessivi costi di mantenimento finì per essere abbandonata a sé stessa e fu completamente demolita nel 2000. Al suo posto, una lunga barriera di frangiflutti tenta di combattere l’avanzata del mare, deturpando però in questo modo un buon tratto di spiaggia libera.

Dalla parte opposta, al di là del Faro, un piccolo porto è stato rivitalizzato ed è oggi molto utilizzato da parte di pescatori e turisti. La domenica si tiene un grande mercato molto frequentato dai leccesi. D’estate, organizzata dalla Parrocchia di San Cataldo, si svolge la sagra del pane che offre numerose specialità culinarie salentine legate al pane, come la puccia.

immagine 1:

By Colar (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

immagine 2:

By Ale Sasso [CC-BY-SA-3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

 

TORRE CHIANCA

Torre Chianca è una delle marine di Lecce e non va confusa con un’omonima località nei pressi di Porto Cesareo. Il suo nome deriva dalla cinquecentesca Torre Chianca, parte del sistema di torri voluto da Carlo V nel Salento per proteggere il territorio circostante dalle invasioni turche del XVI secolo. Nello specchio d’acqua in corrispondenza della torre è presente un isolotto chiamato “Lu squeiu” e nelle vicinanze potrete distinguere a soli 5 -7 metri di profondità, una serie di colonne di marmo cipollino risalenti al II secolo a.C., spesso raggiunte facilmente dagli appassionati di snorkeling.

Il piccolo centro abitato è una prosecuzione temporalmente successiva alla vicina località Case Simini, appartenente comunque a Torre Chianca. Ha conosciuto sviluppo urbano durante gli Anni Sessanta e Settanta, quando gli abitanti di Lecce e degli altri paesi vicini hanno realizzato case di villeggiatura lungo questa costa, invogliati dalla presenza di lunghe spiagge di fine sabbia bianca alternate a piccoli tratti di bassa scogliera, ma spesso si è trattato di costruzioni avvenute in maniera abusiva, poi condonate e finalmente regolate.

Il miglior tratto di costa è quello compreso tra Torre Chianca e la vicina località Spiaggiabella, dove sorgono numerosi stabilimenti balneari l’uno accanto all’altro alternati ad ampi tratti di spiaggia libera. Di particolare fascino è l’area costiera che idealmente suddivide Torre Chianca da Spiaggiabella, vale a dire quella conosciuta dagli abitanti locali come “il bacino” che è la foce del piccolo fiume Idume. Qui l’acqua del mare risulta essere notevolmente più fredda della media proprio a causa delle correnti del ruscello, ma crea un paesaggio di notevole bellezza nel modo in cui morbidamente si riversa nel mare facendosi largo tra la sabbia, cambiando spesso e volentieri il suo percorso verso lo sbocco in mare di anno in anno. In questo modo si ha quasi la sensazione, tornando ogni dodici mesi o addirittura a distanza di pochi giorni, di ritrovarsi ogni volta in un tratto di costa diverso. L’area attorno al bacino è anch’essa spiaggia libera e le acque alla foce di questo fiume sono cristalline, basse e balneabili anche dai bambini, tanto che molti decidono di fare un veloce bagno nelle sue gelide acque per togliere la salsedine del mare dalla pelle e non è raro vedere i ragazzi giocare a racchettoni, a pallavolo o calcio volante direttamente nell’acqua del “bacino”. Un piccolo ponte in cemento, ferro e legno consente il passaggio da una parte all’altra per chi non lo volesse attraversare immergendone le gambe. Più indietro, il fiume è circondato da ampi canneti e apre all’entroterra dove si trova il Parco Naturale Regionale di Rauccio.

Il mare di Torre Chianca e di Spiaggiabella può risultare spesso agitato a causa dell’assenza di barriere o porti naturali che lo proteggono dai venti. Anche per questo viene scelto spesso e volentieri dagli appassionati di surf e di kite-surf per compiere spericolate acrobazie tra le onde, come potete vedere nelle immagini. In compenso, quando non è sferzato dal vento si trasforma radicalmente offrendo una bellissima costa sabbiosa che scivola molto gradualmente verso il basso in un mare cristallino, con trasparenze dagli ampi riflessi tendenti al verde.

Torre Chianca quindi, nel suo insieme, è un piccolo borgo di villeggianti e di stabilimenti balneari, tanto che la popolazione residente durante l’inverno è pressoché inesistente, ma si anima moltissimo durante la stagione estiva specialmente nelle ore diurne, favorito dalla bellezza del suo mare sia in assenza che in presenza di vento.

immagine 1: foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

immagine 2: foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

immagine 3: foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

 

TORRE RINALDA

Torre Rinalda è una delle marine di Lecce, dal quale dista 15 Km, e deve il suo nome all’omonima torre che faceva parte del grande sistema difensivo di torri voluto dagli Spagnoli nel Salento per combattere le offensive turche durante il XVI secolo.

Torre Rinalda risale infatti proprio a quell’epoca, ma purtroppo risulta essere diroccata e versa in stato di quasi totale abbandono (per ora sono presenti solo recinzioni per l’incolumità dei bagnanti e interventi minimi per evitarne il crollo risalenti ormai a molti anni fa). Alla base piramidale presenta blocchi di pietra in carparo, mentre più in alto è parzialmente crollata, sebbene ancora si vedono due finestre lungo i due lati ancora in piedi, una affacciata sul mare e l’altra verso nord. È parzialmente visibile direttamente dall’esterno anche quel che resta della grande volta a botte di cui un tempo era dotata. Nell’insieme, comunque, come si può vedere nell’immagine risulta comunicare un grande fascino selvaggio. Si affaccia direttamente sul mare e ad entrambi i lati prosegue una lunga spiaggia di sabbia grigia fine, con il mare profondamente blu.

La spiaggia di Torre Rinalda è frequentata soprattutto dagli abitanti della vicina Surbo e di Lecce. L’assenza di baie e di angoli riparati espone questo mare al massimo delle intemperie ventose, così che risulta essere molto spesso agitato. Quando però succede che il vento sia assente, anche qui le onde si placano e il mare torna ad offrire acque più trasparenti. La spiaggia, come detto poc’anzi, è di sabbia grigia e sul bagnasciuga presenta ampie striature nere (come vedete in foto), dovute alla presenza di elementi ferrosi, ma il mare è perfettamente balneabile. Quando il cielo è terso si può vedere, lungo la fascia costiera più estrema, il profilo della centrale a carbone di Cerano presente molti chilometri più a nord: non temete, l’acqua in ogni caso non è inquinata da questa centrale.

Negli Anni Settanta e Ottanta spesso e volentieri le famiglie usavano andare qui in villeggiatura direttamente sulla spiaggia, utilizzando grandi tende in cui trasportavano tutto il necessario, compresi tavoli, sedie, letti e fornelli a gas per la cucina e la luce, proteggendole tra le dune. Questa moda è andata scemando a partire dagli Anni Novanta. Eccetto un paio di lidi privati, la costa risulta essere in gran parte spiaggia libera. Nelle vicinanze di Torre Rinalda sorgono infine anche un campeggio ed un villaggio turistico. Il villaggio presenta un ottimo servizio ristorante, spazi verdi e tante aree per attività sportive per grandi e bambini, rendendolo ideale per famiglie e si fa apprezzare soprattutto per la particolarità e la bellezza degli spettacoli serali offerti. Offre un ottimo prezzo se paragonato ad altri villaggi in aree a maggior impatto turistico.

Nell’insieme Torre Rinalda risulta quindi una località piuttosto tranquilla, dove potrete godere di un ottimo mare, sebbene spesso mosso, e contemporaneamente di spazi molto maggiori anche ad agosto rispetto alle località più conosciute.

Immagine 1: foto di proprietà del comune di Lecce.

Immagine 2: foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

Immagine 3: foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

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