Acquarica del Capo è ubicata lungo la strada che congiunge Gallipoli a Leuca, nel bel mezzo di una vallata delimitata dalla serra di Pozzo Mauro e la serra dei Cianci.
Il paese è di origine medievale, sorto dopo la distruzione di Pompignano ad opera dei Saraceni, intorno al X secolo, ed all’assorbimento di Ceciovizzo e Cardigliano. Affidato dal normanno Tancredi nel 1190 alla famiglia Guarino, che vi dominò durante varie fasi sino alla fine del XVII secolo.
Acquarica del Capo presenta il castello del XV secolo che fu probabilmente ristrutturato da Giovanni Antonio Orsini principe di Taranto che ebbe in feudo Acquarica nel 1432. Anticamente furono edificate, agli angoli del maniero a forma di quadrilatero, quattro torri circolari.
Allo stato attuale ne rimane soltanto una che probabilmente fu costruita tra il 1432 e il 1445 a difesa delle devastanti incursioni nemiche.
La magnifica Torre a base quadrata, che sovrasta il centro abitato, è la struttura architettonica di rilevante importanza per il paese di Acquarica.
Il patrono di Acquarica del Capo è San Carlo Borromeo, dal quale prende il nome la chiesa il cui portale è del XVII secolo. Particolare è la sagrestia una grata di finestre inietra, scolpita nel XVII secolo.Al di là del centro abitato sorge la Chiesa di Santa Maria Pannetti, che risale al secolo XI.
Popolarmente si dice anche Madonna dei Panetti, perché il fondo attiguo alla chiesa era coltivato a grano che serviva per il pane dei poveri. E’ di modeste dimensioni, ha pianta ad unica aula, con due absidi a sezione semicircolare calottate sul lato destro.
E’ coperta da volta a spigolo posata su pilastri in pietra tufacea. In essa si possono ammirare il dipinto di San Francesco, la figura di Cristo, re dell’universo, che reca nella mano sinistra una pergamena con un’iscrizione in greco.
La chiesa ha la campana che apparteneva alla cappella della Madonna del Ponte, che è stata trasferita in questa sede nel 1984.
Foto di Lupiae