Foto Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12904219
Botrugno è situata su un altopiano tra le serre di Supersano e quelle di Poggiardo. Dista 32 km da Lecce e confina con i Comuni di San Cassiano, Sanarica, Scorrano, Supersano.
Botrugno, ex frazione di Nociglia, acquistò l’autonomia comunale nel 1958. Il suo nome potrebbe derivare dal verbo greco botruomai che significa ‘produrre uva’.
Infatti, nell’antichità, l’area su cui sorse il paese era occupata da enormi vigneti. Fondato forse dai Greci o, secondo altri, sorto a seguito della distruzione di Muro, avvenuta all’inizio del XII secolo ad opera di Guglielmo il Malo, dal normanno Tancredi fu dato in feudo a Lancellotto Capece; passò quindi ai Maremonte, ai Castriota Scanderberg, ed infine ai Guarino.
Il palazzo marchesale, costruito nel 1500 per volontà dei Castriota, a pianta rettangolare, si fa ammirare per una maestosa balconata che ne occupa quasi interamente la facciata. Domina dalla parte più alta l’intero agglomerato urbano.
Nelle vicinanze, sorge la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, attualmente conosciuta come Chiesa di S. Antonio, in stile barocco,dove si possono ammirare un’immagine bizantineggiante della Vergine col Bambino (XV sec.), una tomba rinascimentale del 1564 e pregevoli altari barocchi.
Alla periferia del paese, in direzione di Sanarica, sorge la Cappella dell’Assunta, edificata verso il XIV secolo e ricostruita nel XVIII secolo.
Il terreno è caratterizzato dal fenomeno del carsismo. L’economia è prevalentemente agricola e si basa sulla produzione di olive, frumento, ortaggi e tabacco.