Di Lupiae – Opera propria, Pubblico dominio
Hai mai immaginato un luogo in cui passato e presente convivono armoniosamente? Campi Salentina, situata nel cuore del Salento, racconta una storia millenaria, ricca di eventi, cultura e tradizioni. Questo incantevole borgo, che oggi vanta il titolo di città, è un vero e proprio scrigno di tesori storici e naturali.
Origini e cenni storici
Campi Salentina deve la sua origine all’unione di quattro casali – Afra, Ainoli, Bagnara e Firmigliano – distrutti dai Saraceni nel 924. I profughi si insediarono in una conca naturale, dando vita a un nuovo centro abitato, ideale per la sopravvivenza e la difesa. La presenza di menhir e reperti archeologici testimonia che questa terra era già popolata nell’età del Bronzo e successivamente dai Messapi e dai Romani, che vi lasciarono segni indelebili del loro passaggio.
Con la conquista normanna nell’XI secolo, Campi entrò a far parte della Contea di Lecce e successivamente, sotto il dominio degli Svevi, divenne sede di un importante castello costruito da Federico II nel 1220, oggi simbolo della città. Nei secoli successivi, il borgo passò sotto il controllo delle famiglie nobili dei Maremonti, dei Paladini e infine degli Enriquez, che contribuirono al suo massimo splendore artistico e culturale.
Monumenti e luoghi di interesse
Tra i monumenti più rappresentativi spicca il Castello di Federico II, che conserva intatta la sua maestosa facciata e il portale d’ingresso, sormontato dagli stemmi delle famiglie Paladini ed Enriquez. Questo edificio è un simbolo del potere e dell’eleganza che hanno caratterizzato l’epoca medievale.
Le chiese di Campi Salentina sono un altro importante capitolo della sua storia. La Chiesa della Madonna delle Grazie, costruita nel 1579, domina la piazza centrale con il suo stile rinascimentale e la pianta a croce latina. Poco distante, la Chiesa della Madonna dell’Alto, situata sulla collina di Sant’Elia a circa 8 km dal centro abitato, stupisce con la sua semplicità e il rosone che orna la facciata. Gli interni, originariamente a navata unica, sono oggi suddivisi in tre navate che invitano i visitatori a immergersi nella quiete spirituale del luogo.
Un’altra curiosità è rappresentata dai due menhir, Candido e Sperti, situati sulla vecchia strada comunale Campi Salentina-San Pietro Vernotico. Questi antichi monoliti sono testimoni di un culto ancestrale che lega Campi alle sue radici più profonde.
Il territorio: un mosaico di natura e tradizioni
Il territorio comunale di Campi Salentina si estende nella depressione carsica della Valle della Cupa, circondato dalle serre di Sant’Elia e della Madonna dell’Alto, da cui si domina l’area urbana. Questa posizione geografica offre un paesaggio variegato e fertile, caratterizzato da piantagioni di ulivi, vigneti, tabacco e girasoli. Non mancano le aree boschive con querce vallonee e piante tipiche della macchia mediterranea, come fichi d’India, capperi, rosmarino e alberi da frutto.
Il terreno, di un caratteristico colore rossastro, è ricco di calcari e profondi pozzi artesiani che garantiscono l’irrigazione dei campi, rendendo questa zona ideale per l’agricoltura. Non a caso, Campi Salentina è storicamente conosciuta come “il granaio di Terra d’Otranto“.
Un centro culturale e artistico
Tra il XVI e il XVII secolo, Campi Salentina visse un periodo di grande fermento culturale sotto il marchesato degli Enriquez. Fu in questo periodo che vennero fondate le Scuole Pie, la prima scuola popolare della Puglia, su iniziativa di Giovanni Enriquez. Questo evento segnò una svolta importante nella storia della città, promuovendo l’istruzione e l’arte. Celebri pittori come Jusepe de Ribera e Agostino Beltrano furono coinvolti nelle committenze artistiche delle famiglie nobili locali, lasciando un segno indelebile nel patrimonio culturale di Campi.
Nel 1998, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferì a Campi Salentina il titolo di Città, riconoscendone l’importanza storica, culturale e sociale.
Dove si trova Campi Salentina