Novoli è un piccolo centro posto a nord-ovest di Lecce, dal quale dista 11 km. Le origini del paese sono molto antiche, infatti, risalgono all’opera del normanno Maureliano che nel 1075 – in qualità di visconte della città di Lecce – munì il territorio circostante di torri. Queste fortificazioni sorsero anche nella via Traiana, attuale sito di Novoli; pertanto gli abitanti del casale Porziano e dei centri vicini di Longobarde e di Pizzinichi, temendo le scorrerie distruttrici dei Saraceni, abbandonarono i luoghi umidi insicuri ed acquitrinosi in cui si trovavano, cercando rifugio tra le torri, dando così inizio al centro di Santa Maria Nova, sorto attorno a tre antichissime chiese preesistenti (ma non più esistenti) di San Salvatore, San Giovanni e Santa Maria.
In seguito il villaggio, attorno al XVI secolo, venne chiamato “Novole” e verso la metà del Settecento divenne l’attuale Novoli.
Quando era ancora noto come Santa Maria Nova, nel 1546 assieme a notevole parte del territorio limitrofo fu feudo della famiglia Mattei, conti di Palmariggi; successivamente, sino all’abolizione della feudalità nel 1806, appartenne agli Scandembergh ed ai loro discendenti.
Nel 1707 il paese fu colpito da una grave epidemia che ridusse notevolmente la popolazione. Per risolverla, si pensò di somministrare agli ammalati del pane benedetto come rimedio, e inaspettatamente la soluzione sembrò mostrarsi efficace. Ecco perché una chiesa già esistente prese il nuovo nome di “Santa Maria del Pane”.
A livello di opere architettoniche il paese offre poche, ma valenti strutture. Da visitare è il castello, a pianta quadrilatera, risalente al Cinquecento, ma sottoposto a vari rifacimenti e modifiche durante la lunga signoria degli Scandembergh e dei loro discendenti. Diverse sono poi le chiese di interesse artistico.
Chiese
Particolarmente elegante la seicentesca Chiesa Parrocchiale dedicata a Sant’Andrea, dalle reminiscenze in stile barocco. Fu costruita per sostituire una precedente costruzione non più adeguata alle dimensioni del paese. La facciata è realizzata in carparo mentre gli elementi barocchi sono chiari soprattutto nel portale, posto tra due colonne di richiamo dorico e con una sommità arricchita dalla statua di una Madonna con Bambino. La struttura è a croce latina e all’interno mostra diversi altari realizzati in pietra leccese e dipinti ad olio di autori locali. Il campanile è invece stato aggiunto in un secondo momento e risale al Settecento.
Affascinante la già citata Chiesa di Santa Maria del Pane (prima foto in alto). La sua origine risale all’inizio del Seicento e fu edificata come Chiesa della Madonna di Costantinopoli, per conservare un’antica effige della Madonna di epoca Bizantina, installata sull’altare maggiore. Internamente è a tre navate con una particolare volta a stella.
Pregevole la Chiesa di Sant’Antonio Abate, protettore di Novoli, e forse appartenuta durante l’Ottocento all’Ordine dei Cavalieri Costantiniani. È realizzata interamente in tufo. Inizialmente aveva un aspetto diverso, la facciata attuale è dovuta agli ultimi restauri avvenuti alla fine dell’Ottocento.
Da apprezzare, infine, la Chiesa e Convento dei Frati Passionisti, costruita negli Anni Novanta dell’Ottocento, proprio per accogliere la comunità dei Frati Passionisti di Novoli. Dalla facciata che potete vedere nell’immagine, è evidente come richiami uno stile neogotico.
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