Il Castello – Le Chiese – La Basilica di Santa Maria della Coltura – Mappa
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Parabita dista da Lecce 36.5 Km, è situato alle falde della collinetta di Sant’Eleuterio. La sua economia è basata soprattutto sulla produzione vinicola, olearia ed ortofrutticola.
Ha origini antichissime, nel secondo secolo a.C. era già una fiorente cittadina. Parabita, cadde sotto il dominio dei Romani che la tennero fino al 470.
I feudatari furono i Sanseverino, i De Caro, gli Orsini Del Balzo, i Castriota ed i Ferrari.
IL CASTELLO
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Il maestoso Castello di Parabita è stato edificato nel 1540. Fu dei Castriota, sulla facciata è presente lo stemma dei Ferrari che lo abitarono nel XVIII secolo.
Presenta una pianta di forma quadrangolare con quattro bastioni agli angoli. Ha un imponente mole con peculiari caratteri stilistici di gusto rinascimentale.
Interessante il patio e gli interni.
LE CHIESE
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
La Chiesa Parrocchiale di Parabita, dedicata a San Giovanni Battista, risale dal XIII sec, e sorge su una chiesetta dedicata a San Biagio.
La facciata presenta due finestrelle che corrispondono alle navate minori, mentre due grosse lesene ne delimitano quello corrispondente alla navata maggiore.
Esse sorreggono un architrave su cui poggia un timpano, mentre il portale d’ingresso è sormontato da un grosso finestrone. Sull’architrave del portale laterale si trovano tre statue realizzate in pietra leccese: la Vergine con il Bambino al centro; inginocchiato, Giovanni Battista a destra e l’apostolo Pietro a sinistra. All’interno, a tre navate, vi sono due grandi affreschi raffiguranti San Cristoforo e la Vergine con San Gaetano.
La Chiesa di Santa Maria dell’Umiltà si trova vicina al luogo ove, prima dell’abbattimento delle vecchie mura, si trovava la porta di Gallipoli. La sua struttura a navata unica.
Gli altari in tutto erano dieci, vi era un Fonte Battesimale in pietra leccese ed un pulpito in legno. Sulla facciata vi è un rosone con sculture raffiguranti, al centro, nella parte alta, la Crocifissione, ai lati l’Annunciazione, con l’Angelo a destra e Maria a sinistra in atto di umiltà; negli spazi intermedi vi sono otto testine di Angeli.
LA BASILICA DI SANTA MARIA DELLA COLTURA
La Basilica di Santa Maria della Coltura, è situata sulla strada che conduce a Gallipoli.
Il tempio, costruito nel 1913, sorge al posto di una cappella anch’essa intitolata alla Madonna della Coltura, abbattuta a suo tempo a causa delle precarie condizioni statiche, per lasciare posto all’attuale Basilica.
La struttura interna è a tre navate. Il protiro (corridoio d’ingresso) è sormontato da un bellissimo mosaico rappresentante Cristo Re. Entrando nel santuario, l’attenzione è subito attratta dal monolito con l’affresco della Vergine che troneggia sull’altare maggiore.
L’affresco risalente al XII secolo circa. Altri diciotto dipinti ricoprono le pareti delle navate laterali, formate da quattro campate ciascuna, con volta a crociera.
Inoltre, le due pareti interne della facciata principale, narrando la vita di Maria, dalla promessa della redenzione del Paradiso terrestre, alla glorificazione dell’umile figlia di Sion.