Un pò di Storia – Il Castello – Le Chiese – Vaste – Mappa
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Poggiardo, a pochi chilometri da Castro e Santa Cesarea Terme, racchiude grandi ricchezze storiche, artistiche e naturali. Una delle leggende legate a questo paese, racconta di un gruppo di superstiti di tre casali del luogo (Casicalvi, Soranello e Puzze), che, per decidere dove costruire il nuovo nucleo urbano si affidarono ad un bue che avrebbe scelto come sede del paese il luogo si sarebbe fermato a pascolare.
Anche per quanto riguarda il nome sono state fatte diverse ipotesi, sino ad arrivare alla versione secondo cui Poggiardo deriverebbe da ‘Podium Arduum’, cioè Poggio Arduo, con un chiaro riferimento alla Selva di Poggiardo.
Nello scontro tra gli Angiò e Manfredi, Poggiardo si schiera con i primi e, dopo la vittoria degli Angiò, ottenne diversi benefici. Intorno alla fine del XIV secolo entra a far parte del principato di Taranto ed il centro viene dotato di una cinta muraria e di un castello.
Durante il regno di Giovanna II d’Angiò, regina di Napoli, continuò lo sviluppo e la crescita del paese, che ricevette un ulteriore impulso dopo la distruzione di Castro, in seguito alla quale il vescovo Luca Antonio Resta trasferisce a Poggiardo la residenza vescovile.
IL CASTELLO
Il Castello Guarini fu eretto, almeno la parte più antica, non oltre la metà del XIV sec., di proprietà di Marco Antonio Guarini di Lecce.
L’ultimo Guarini vissuto nel palazzo fu il Duca Francesco Antonio con la moglie, nel 1879. Per qualche periodo mobili, tele, quadri e suppellettili rimasero al loro posto per la gioia dei visitatori.
In seguito, a causa di deprecabili furti, tutto fu trasferito a Lecce nella Villa delle Tre Colline di proprietà dei Guarini.
Nel Castello vi era un oratorio o cappella privata, in cui per privilegio concesso dalla Santa Sede si celebrava la messa nei giorni festivi e in altri feriali per tutti quelli che ci abitavano. Il fossato corrispondente fu recintato e convertito in agrumeto.
LE CHIESE
La Chiesa Barocca dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo, risale al 1300 e la facciata si sviluppa in senso verticale ed è divisa in due ordini da una cornice ornata di foglie di acanto con al centro una testa di angelo.
Sempre la facciata, è composto da due zone laterali con due nicchie simili a quelle inferiori, e la zona centrale, che ospita una grande e sfarzosa finestra circolare.
All’interno sono presenti gli altari di S. Luigi Gonzaga e l’Altare di S’Oronzo.
Oltre a questi, rivestono notevole importanza non per la maestosità ma quanto, soprattutto, per la bellezza gli altri altari presenti; l’Altare delle Anime Sante o di S. Anna, l’Altare della Madonna del Rosario, l’Altare del Crocefisso, l’Altare di S. Antonio, l’Altare di S. Giuseppe da Copertino, l’Altare Maggiore e Ciborio e la Cappella della Fonte Battesimale.
La Cripta S. Maria degli Angeli, portata alla luce e resa agibile nel 1929, presenta la planimetria a tre navate concluse da absidi a profilo curvo; quattro pilastri dividono l’aula in nove campate, ma di essi solo due sono ancora presenti mentre degli altri, crollati, rimangono solo i basamenti.
Il pavimento è in terra battuta, mentre il soffitto originario, aveva forma per lo più pianeggiante. Tutta la cripta era originariamente decorata con figure di Santi.
VASTE
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Frazione di Poggiardo, fu una città messapica di considerevole importanza, ma non se ne conoscono, con precisione, le origini.
Risalgono intorno al III secolo a.C., i resti delle antiche mura di cinta. Subì le violente invasioni dei goti, dei longobardi e dei saraceni.
Fu completamente rasa al suolo da Guglielmo il Malo nel 1147. Venne ricostruita e, nel XII secolo, Re Tancredi D’Altavilla l’assegnò in feudo ad Alessandro dei Goti.
Successivamente, seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo. I Guarini furono gli ultimi feudatari, che detennero il centro fino alla soppressione del regime feudale.
Nel centro storico di Vaste, vi è una bella torre cinquecentesca, edificata con scopi difensivi e di vedetta.
Di particolare interesse è il Palazzo Baronale, imponente ed elegante struttura, che ospita un Museo Archeologico, dove sono custoditi antichi reperti risalenti al periodo messapico, romano e bizantino.
La Chiesa Madre di Vaste è dedicata a Santa Maria delle Grazie. Risale al XVIII secolo, ed è in stile barocco.
All’esterno del nucleo urbano, è ubicata una Cripta Bizantina del XII secolo, dove all’interno, a tre navate, vi sono i resti di antichi affreschi che ricoprivano interamente le pareti.