Di Edoardo Nannotti – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Salice Salentino, situato a circa 20 km da Lecce, ha un’economia prettamente agricola e presenta molti stabilimenti vinicoli ed oleari.
Il suo vino ha ottenuto da tempo la Denominazione d’Origine Controllata, ed ha ormai trovato collocazione sulle tavole e nelle cantine di tutto il mondo.
Salice Salentino è stato fondato verso la fine del XIV secolo dal principe Raimondello Orsini del Balzo e prese il nome dai numerosi salici che vi crescevano intorno.
Divenuta successivamente possesso dei baroni Zurlo fino al 1485, Ferdinando d’Aragona ne riprese il feudo per avere Salvatore Zurlo partecipato alla congiura dei baroni.
Passò quindi ai marchesi Albricci, agli Erriquez, principi di Squinzano, ai Filomarini duchi di Cutrofiano e della Torre.
CHIESE
La Chiesa Parrocchiale barocca di Salice Salentino dedicata a Santa Maria Assunta, risale alla fine del XVII secolo, con facciata a due ordini, al cui interno figurano ricchi altari seicenteschi, un pulpito, una pregevole cantoria del 1702, ed un dipinto raffigurante Cristo Morto.
La Cappella della Madonna del Latte è una piccola chiesetta rurale di circa 15 metri quadri, sorge sulla Strada Provinciale Salice-Avetrana, a circa tre chilometri dal centro abitato. La piccola chiesetta, costruita nel XVI secolo, è luogo di culto e di devozione.
Infatti, nei momenti di perdurante siccità, i Salicesi da secoli si recano in processione penitenziaria al piccolo santuario per implorare l’intercessione della Madonna del Latte per far cadere la pioggia sui campi. Ad essa si rivolgono tuttora le puerpere per ottenere abbondante latte per nutrire i propri figli.
La Chiesa della Madonna della Visitazione, venne costruita nel 1600, per volontà e devozione della famiglia dei Conti Albricci. La chiesa ingloba una cappella preesistente che corrisponde all’attuale presbiterio. Accanto alla chiesa, sempre nel 1600, venne costruito il convento.
CASTELLO
Di Florixc – Opera propria, CC0
Il Castello ‘Monaci’ di Salice Salentino, risale alla prima metà del XVI secolo.
La denominazione ‘Monaci’ deriva dall’insediamento di un gruppo di Monaci Basiliani nel feudo. La facciata del Castello è stata riedificata nella seconda metà del XIX secolo.
Lo ebbero il possesso i nobili de Martino e i Parry Graniger nobili di Francia suoi ultimi feudatari. Successivamente, la tenuta ‘Castello Monaci’ passò ai Provenzano di Ugento, la cui ultima discendente, coniugata Memmo, ne detiene la proprietà.