Le Chiese – Il Palazzo Ducale – Mappa
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0
San Cassiano di Lecce dista da Lecce 6 km. I Saraceni, intorno al 1031, distrussero Muro Leccese e gli scampati al saccheggio trovarono rifugio nel piccolissimo preesistente agglomerato che era sorto vicino alla cripta basiliana.
Il nome San Cassiano, molto probabilmente è dovuto al celebre monaco Cassiano, fondatore e legislatore delle comunità monastiche.
Nel 1443, la Contessa di Lecce Maria d’Enghien avrebbe concesso i feudi di Acquarica di Lecce, di Lequile e di San Cassiano al suo consigliere Agostino Guarini.
I Guarini rimasero nel possesso di San Cassiano sino al i 532, anno in cui il barone Marco Antonio Guarini, avendo aderito alla seconda congiura dei baroni napoletani contro la Corona, una volta fallita la congiura, fu spogliato del feudo di San Cassiano che venne così assegnato al nobile di camera dell’imperatore Carlo V, Ludovico Peschin.
Nel 1556 i Peschin vendettero il feudo di San Cassiano ad Uberto Squarcifico il cui possesso non durò a lungo perché, con l’ultimo degli Squarcifico, Giulio Cesare, e probabilmente anche per mancanza di eredi, il feudo, nel 1589, fu devoluto alla Regia Corte.
Venti anni più tardi, la Regia Corte vendette il feudo di San Cassiano a Vittoria Doria, marchesa di Galatone, la quale lo conservò sino al 1602, anno in cui, lo vendette al dottor dileggi Vincenzo Antonio Panza.
Da questi, qualche anno dopo e probabilmente per via di successione, il feudo passò a Margherita Francone, nipote di Panza e moglie di Alfonso Mosco barone di Melpignano il quale, nel 1607, alla morte della Frantone, ereditò il feudo di San Cassiano.
Nel 1620 Alfonso Mosco vendette il feudo a Giovan Battista Lubelli di Sanarica, che detennero il feudo sino al 1747.
Ultimi feudatari di San Cassiano e proprietari del Palazzo Baronale furono i Frisari la cui arme gentilizia compare sul prospetto interno del palazzo, ed in maestà dello altare della cappella, ubicata nello stesso.
I Frisari, che nel 1755 ottennero su San Cassiano il titolo di Conti, restarono feudatari sino all’eversione della feudalità, avvenuta nel 1808.
Di particolare interesse è una parte del paese chiamato ‘il Fosso’, perché attraversato da un sotterraneo dove sono stati ritrovati dei resti umani, vasi di terracotta e una lucerna.
CHIESE
La Chiesa Matrice di San Cassiano è dedicata a San Leonardo, costruita nel 1849 su una già esistente. Il portale centrale è scandito da lesene lisce e, nella parte superiore, è caratterizzata da tre arconi che inquadrano rispettivamente tre finestre.
A coronamento due torri campanarie, laterali e simmetriche, di cui solo quella a sinistra fu realizzata, mentre quella destra fu adibita a orologio meccanico, con relativo campanile a vela.
La facciata principale invece, con un unico portale sormontato da una statua recente raffigurante la Madonna di Lourdes. L’interno è ad aula unica.
Gli altari, in stile neoclassico, sono dedicati a San Giuseppe da Copertino, San Rocco, Francesco di Paola. Numerose anche le tele custodite all’interno della Chiesa, tra cui: le Anime del Purgatorio e la Madonna del Carmine della metà del Novecento.
La Cripta basiliana della Madonna della Consolazione, scavata in terreno tufaceo, è al centro del paese. Si scende per una scalinata di 15 gradini. All’esterno si presenta di ordine classico sormontata da un campanile a vela. L’interno presenta tre navate irregolari, divise da pilastri cruciformi, con capitelli rozzamente incavati.
Il pavimento è a lastroni di pietra leccese. La cripta presenta solo due absidi: la principale, con decorazione barocca, fa da cornice ad una Vergine col Bambino; l’altra, a forma di nicchia, su cui campeggia un trittico con al centro una Vergine in trono con Bambino benedicente alla greca.
La Chiesa della Congrega Maria SS. Assunta è del 1770, custodisce le statue della Vergine Assunta e di S.Anna e le tele raffiguranti la Vergine SS.ma con il Bambin Gesù ed a man sinistra S. Giuseppe e S.Gioacchino, l’Assunta, gli Apostoli Pietro e Paolo con S. Antonio, due quadri che trattano il tema della Passione di Gesù Cristo.
L’esterno ha una semplice facciata principale con un’unica porta d’ingresso e con un’altra laterale. La facciata ha un coronamento mistilineo ed è movimentata da una nicchia e da una finestra barocca, in asse con la porta d’ingresso.
PALAZZO DUCALE
Il Palazzo Ducale di San Cassiano doveva essere costruito intorno al 400-500, a seguito delle guerre e della minaccia turca, e invece si vide la realizzazione di un gran numero di postazioni difensive variamente fortificate.
In seguito, il Palazzo Ducale di San Cassiano fu costruito con solo una parte di apprestamenti difensivi ed offensivi veri e propri, permettendo l’alloggio della guarnigione.
La ristrutturazione dall’antico castello di San Cassiano ebbe inizio nel XVIII secolo e comportò la quasi totale eliminazione degli apprestamenti difensivi e militari, nonché l’eliminazione di qualche corpo a torre ove si pensi che la torre attualmente posta sul prospetto antistante la pubblica piazza non doveva essere l’unica e sola di cui il castello disponeva.
Ultimi feudatari di San Cassiano e proprietari del Palazzo Ducale furono i Frisari la cui arme gentilizia compare sul prospetto interno del palazzo, ed in maestà dello altare della cappella, ubicata nello stesso.