Sanarica

Sanarica

Di LupiaeOpera propria, CC BY-SA 3.0

Ti immagini un luogo in cui la storia si intreccia con la natura, un piccolo paese che, pur essendo tra i più piccoli del Salento, racchiude in sé un tesoro di arte, cultura e paesaggi suggestivi? Questo è Sanarica, un affascinante borgo situato a soli 36 km a sud-est di Lecce, capace di conquistare il cuore di chiunque lo visiti.

Origini e storia: un passato di resilienza

Sanarica affonda le sue radici tra il IX e il X secolo, quando un manipolo di abitanti sopravvissuti alla distruzione di Muro Leccese decise di stabilirsi qui. Questo piccolo villaggio nacque come rifugio, ma ben presto acquisì una propria identità, nonostante le numerose distruzioni subite nel corso dei secoli. Sanarica divenne parte del Principato di Taranto, passando sotto il controllo di famiglie nobili come gli Orsini del Balzo, i d’Aragona, i Lubelli e infine i Basurto, che mantennero il feudo fino al 1806, data dell’abolizione della feudalità.

Un segno distintivo della storia del paese è il Palazzo Ducale dei Basurto, edificato nel Cinquecento e successivamente ampliato. Anche oggi è possibile ammirarne le finestre, il portale e gli affreschi interni, risalenti al XVI e XVII secolo, che narrano silenziosamente un passato ricco di eventi e tradizioni.

Sanarica vanta un simbolo unico, il suo stemma comunale, costituito da cinque torri circoscritte da uno scudo sormontato da una corona. Secondo la tradizione, furono costruite torri per delimitare i confini del feudo su ordine di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, principe di Taranto. Questo stemma rappresenta non solo il passato difensivo del borgo, ma anche il senso di appartenenza della comunità a una storia comune.

Arte e fede: un viaggio tra chiese e cripte

Le chiese di Sanarica rappresentano un vero patrimonio artistico e spirituale. Tra queste spicca la Chiesa madre della Madonna Assunta, costruita tra il 1605 e il 1611. La sua facciata, in pietra leccese, è un esempio di semplicità ed eleganza, con dettagli raffinati come il portale d’ingresso e la statua della Madonna. L’interno è un tripudio di arte, con altari laterali dedicati a numerosi santi, tra cui San Francesco di Paola e Santa Caterina d’Alessandria.

Un luogo dal fascino ancora più antico è la Cripta basiliana dell’Assunta, situata sotto la chiesa madre. Scavata interamente nella roccia, questa cripta risale ai secoli XI-XIII e presenta una pianta a croce greca con affreschi bizantini, oggi purtroppo frammentari, che offrono un assaggio della spiritualità dell’epoca.

Un altro gioiello è la Chiesa di San Salvatore, risalente all’XI secolo, con il suo impianto basilicale e i cicli pittorici di stile bizantino che adornano le pareti. Si tratta di un luogo che sembra sospeso nel tempo, dove si possono percepire le atmosfere di un passato lontano.

Natura e territorio: un paesaggio da scoprire

Il territorio di Sanarica, che si estende per 12,75 km², è caratterizzato da una morfologia unica, con doline carsiche come la Conca Sant’Angelo, formatesi grazie alla dissoluzione del calcare. Questi fenomeni naturali conferiscono al paesaggio un aspetto singolare e affascinante, perfetto per chi ama esplorare la natura.

La posizione di Sanarica, a un’altezza di 78 metri sul livello del mare, offre un clima mite e un’aria salubre, tanto che, secondo una delle ipotesi sull’origine del nome, il toponimo deriverebbe da “aria sana”. Un’altra interpretazione lega il nome alla locuzione latina Senectus Recans, che significa “colei che porta alla vecchiaia”, un omaggio alla tranquillità e alla salubrità del luogo.

Sanarica conserva un forte legame con le sue tradizioni e simboli, tra cui l’uso del gonfalone comunale e della bandiera nazionale con lo stemma del paese. Questi elementi sono regolamentati e utilizzati con orgoglio dalla comunità, rappresentando un ponte tra passato e presente.

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