Sternatia

Di LupiaeOpera propria, CC BY-SA 3.0

Il Comune di Sternatia si trova a 16,5 Km. di distanza da Lecce. Il territorio comunale di Sternatia, situato al centro della Penisola Salentina, si sviluppa in un avvallamento fra due serre che si estendono una ad occidente, verso Soleto, ed una ad oriente dove scorre la strada statale n. 16 LecceMaglie.

Sternatia è il paese dell’area greco-salentina con la più alta percentuale di parlanti griko (l’antico idioma ellenico ancora in uso presso le ultime popolazioni eredi dell’antica civiltà Magno-greca dell’Italia meridionale).

Il significato della parola Sternatia deriva dal greco ‘Sterna’ (cisterna, pozzo) e ‘Thia’ (sacra) che sta ad indicare il fatto che nella zona esistessero dei pozzi o delle cisterne sacre presso le quali si svolgevano cerimonie religiose.

E’ probabile che l’origine di Sternatia risalga al IX-X secolo d. C., allorché ci fu nel Salento e, in particolare nella fascia interna, una costante immigrazione di popolazioni provenienti dalla Grecia e dall’Oriente.

Nel 1100, periodo normanno, Sternatia fu casale ed anche sotto gli Svevi, nel 1256. Ebbe una certa importanza sotto gli Angioini e nel 1334 venne fortificata con solide mura.

In questo periodo la sua storia si intreccia con quella della Contea di Soleto. Dal castello di Sternatia, sede delle truppe aragonesi comandate da Giulio Antonio Acquaviva, partì la spedizione che liberò Otranto dall’assedio dei Turchi avvenuto nel 1480.

Il Palazzo Granafei è stato ricostruito sul distrutto castello fortificato nel 1750 e rimaneggiato nel XIX secolo. Nel piazzale antistante, si possono ammirare ‘ta fossìata’, silos ipogei scavati nella roccia per la conservazione dei cereali.

CHIESE

La Chiesa Madre è dedicata a Maria SS.Assunta. Iniziata nel 1700, presenta un interessante prospetto scandito da lesene, pinnacoli e chiuso da un timpano spezzato. Alla chiesa é attaccato il Campanile del 1790. 

La Colonna dell’Osanna fu eretta nel 1588 ed è sormontata da una croce e quattro basilischi.

L’ex Convento dei Domenicani fu ricostruito nel 1712. Pregevole il portale. Ora è sede del Comune.

La Cripta di San Sebastiano presenta delle decorazioni parietali di S.Sebastiano e l’Annunciazione con epigrafi greche del 1114-15 e del 1509-10.

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